Teatro Goldoni - 20 Dicembre 2017
Orario/i: 21
Mercoledì 20 Dicembre, ore 21
Eventi di Danza di Mauro Giannelli presenta
Balletto di Mosca “La Classique” in
IL LAGO DEI CIGNI
Balletto in 2 atti
musica Pëtr Il’ic Cajkovskij
coreografie Marius Petipa
costume Designer Elik Melikov
scenografie Evgeny Gurenko
maître de Ballet Evgenia Novikova, Andrey Shalin
direttore artistico Elik Melikov
Il Lago dei Cigni è l’opera più celebre nella Storia del Balletto. Fu la prima composizione di Čajkovskij per il Balletto dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, ma la sua realizzazione coreografica definitiva è successiva sia a “La Bella Addormentata” (1890) che a “Lo Schiaccianoci” (1892), le altre due grandi opere del trittico composto per i Balletti.
Nonostante la prima rappresentazione de “Il Lago dei Cigni” del 1877 al Teatro Bolshoj fu un insuccesso, la versione definitiva è del 1895 con la coreografia congiunta di Marius Petipa (I e III atto) e del suo allievo Lev Ivanov (II e IV atto, detti ‘atti bianchi’). Il Direttore di Orchestra di questo secondo debutto al Mariinski fu Riccardo Drigo che vi aggiunse una propria composizione, il gran pas de deux ed effettuò delle trasposizioni significative. L’étoile di quello spettacolo fu la ballerina milanese Pierina Legnani che introdusse nel ruolo del Cigno Nero i 32 fouettées, accompagnato dal cinquantaduenne Pavel Gerdt nel ruolo di Siegfried e da Alexei Bulgakov nel ruolo di Rothbart.
Il libretto de “Il Lago dei Cigni” è di Vladimir Petrovic Begicev ispirata all’antica fiaba tedesca “Il velo rubato” basata sull’amore tra un principe e una creatura fatata, una vergine-cigno.
“Il Lago dei Cigni” è un prodotto tipico della scuola ballettistica francese, in cui si intrecciano pantomima, i divertissement delle danze folkloristiche del terzo atto, le sfumature malinconiche di Ivanov e l’atmosfera lunare che accompagna l’arrivo di Odette, il doppio ruolo Odette/Odile, cigno bianco e cigno nero, antitesi tra Bene e Male, tra amor sacro e amor profano, tra luce e tenebra. Questa unione unica di elementi ha permesso che il fascino e la fama del balletto “Il Lago dei Cigni” resistano ancora oggi, rendendo questo titolo uno dei più interessanti per gli appassionati del balletto in quanto appaga l´innato bisogno di romanticismo del pubblico.
Il Balletto di Mosca “La Classique” si esibisce in una versione coreografica che ricostruisce filologicamente l’opera originaria di Petipa e Ivanov. 40 ballerini in scena rievocano la storia d’amore eterna tra Odette e il Principe Sigfried, sullo sfondo scenografie di grande impatto e un uso della luce ricercato che permette di creare le atmosfere del lago. Primi ballerini d’eccezione si esibiranno nei virtuosismi con l’abilità opportuna a un titolo di tale calibro, rendendo con autenticità la dicotomia interna nel personaggio femminile e la crescita interiore del Principe.
TRAMA
Atto I
I scena – Nel parco del castello si festeggia il 21° compleanno del principe Siegfried che il giorno seguente dovrà scegliere tra le fanciulle che si presenteranno al castello la sua promessa sposa.
II scena – Al tramonto il principe e i suoi amici arrivano sulla riva di un lago, durante una battuta di caccia. Qui si imbatte in un gruppo di cigni, tra i quali c´è la splendida principessa Odette, tramutata in cigno dal mago Rothbart perché ha rifiutato il suo amore: destinata a tornare fanciulla solo durante la notte, potrebbe ritornare essere umano solo quando un uomo, che non ha mai dichiarato il suo amore ad altre donne, le giurerà fedeltà. Sigfried, affascinato dalla sua bellezza e ascoltata la sua storia, decide di salvarla e la invita al castello per giurarle amore eterno.
Atto II
III scena – Durante la festa al castello, con principesse da tutto il mondo, si presenta il mago Rothbart con la figlia Odile che, grazie a un’incantesimo, ha l’aspetto di Odette: Siegfried, ingannato e affascinato dalla danza sensuale della giovane, le giura fedeltà e le dona l´anello, condannando a morte Odette per il tradimento subito. Nell´atmosfera festosa della corte il mago e la figlia si dileguano ridendo.
IV scena – Sigfried capisce di essere stato ingannato e fugge verso il lago, dove Odette sta piangendo il suo destino, e ne implora il perdono. L’amore dei due giovani è talmente forte da spezzare il maleficio di Rothbart: finalmente riuniti, possono vivere insieme.