Piazza del Luogo Pio - 13 Aprile 2024 Orario/i: 15
Lager Dora, la fabbrica della morte – A 79 anni dalla liberazione di Mittelbau Dora
Lager Dora, la fabbrica della morte A 79 anni dalla liberazione di Mittelbau Dora (Nordhausen) Incontro con la cittadinanza –Ingresso libero
Livorno, sabato 13 aprile 2024, ore 15 Biblioteca Bottini dell’Olio – Piazza del Luogo Pio – Livorno
Presentazione del memoriale “Dora, quando la vita vince la morte” di Gherardo Del Nista, deportato nel lager Mittelbau Dora relatoriLaura Geloni, Massimo Fornaciari, Roberto Del Nista
Testimonianze e documenti conoscitivi sul lager nazista Mittelbau Dora, dove von Braun progettava e costruiva i missili V1 e V2. – Breve saluto e introduzione di autorità e relatori alla conversazione pubblica – proiezione del docufilm Inferno Mittelbau Dora (2016), di Mary Mirka Milo – liberi interventi e domande da parte dei presenti; – a conclusione dell’incontro, breve intervento musicale a cura della Fondazione Teatro Goldoni (g. c.);
QUINTETTO D’ARCHI DELL’ORCHESTRA DEL TEATRO GOLDONI Samuel Barber Adagio per archi Op.11 Aurira Golfarini violino, Marta Boschis violino; Marta Degl’Innocenti viola; Lavinia Golfarini violoncello; Tommaso Menicagli contrabbasso
Al termine dell’iniziativa sarà fatto omaggio a tutti i presenti il memoriale “Dora, quando la vita vince la morte” di Gherardo Del Nista
L’iniziativa “Lager Dora, la fabbrica della morte – A 79 anni dalla liberazione di Mittelbau Dora (Nordhausen)” è organizzata dal Comune di Livorno e dall’A.N.E.D. Proprio recentemente l’ANED è stata insignita con la Medaglia d’oro al merito civile dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua “meritoria attività di difesa dei valori della Costituzione repubblicana e degli ideali della Resistenza al nazifascismo, di conservazione della memoria storica di quanti sacrificarono con anni di carcere, di confino, di internamento, la loro vita per amore della Patria e per restituire libertà e democrazia al popolo italiano”.
Per portare a conoscenza della cittadinanza la scelta dei deportati militari, che decisero di divenire volontari della libertà, non aderendo al Nazifascismo, sabato 13 aprile, alle ore 15, la sala conferenze della Biblioteca dei Bottini dell’Olio (piazza del Luogo Pio) ospiterà un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo “Lager Dora, la fabbrica della morte. A 79 anni dalla liberazione di Mittelbau Dora (Nordhausen)”.
L’iniziativa, promossa da Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) – cui il Presidente Sergio Mattarella, il 28 febbraio 2024, ha conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile – con il patrocinio del Comune di Livorno e realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni Livorno, prende le mosse dalle memorie di Gherardo Del Nista, livornese che, all’età di 25 anni, militare in leva obbligatoria, fu fatto prigioniero e deportato nel campo di Dora dove von Braun progettava e costruiva i missili V1 e V2. Gherardo Del Nista rimase internato dal novembre 1943 all’aprile 1945.
Questa tragica esperienza fu raccontata da Del Nista e pubblicata nel 2002 come supplemento a CN – Comune Notizie. A distanza di 22 anni, il Comune di Livorno, ripropone le memorie del nostro concittadino con una edizione riveduta ed aggiornata da Roberto Del Nista, figlio dell’autore.
Con il memoriale di Del Nista a fare da fil rouge, l’incontro del 13 aprile prevede testimonianze e documenti conoscitivi sul lager nazista Dora e la proiezione del docufilm Inferno Mittelbau Dora (2016) di Mary Mirka Milo.
Con Roberto Del Nista, interverranno Laura Geloni e Massimo Fornaciari rispettivamente presidente e vicepresidente Aned – sezione di Pisa.
In chiusura dell’incontro è in programma un breve intervento musicale: il quintetto d’archi dell’orchestra Teatro Goldoni composto da Aurora Golfarini (violino), Marta Boschis (violino), Marta Degl’Innocenti (viola), Lavinia Golfarini (violoncello) e Tommaso Menicagli (contrabbasso), eseguirà il brano Adagio per archi, Op. 11, di Samuel Barber. Per la sua particolarità, la musica di Barber sarà brevemente introdotta da Paolo Noseda, consulente musicale del Teatro Goldoni.