Teatro Goldoni - Dal 03 Marzo al 04 Marzo 2018
Orario/i: 20.30 - 16.30
Sabato 3 marzo, ore 20.30 – Domenica 4 marzo, ore 16.30
LA FANCIULLA DEL WEST
Opera in tre atti su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini
dal dramma “The Girl of the Golden West” di David Belasco
Edizioni Ricordi, Milano
musica di GIACOMO PUCCINI
Attenzione!: Il Teatro del Giglio di Lucca, in qualità di capofila della coproduzione di Fanciulla del West di Giacomo Puccini, in accordo con il Teatro Goldoni dove l’opera sarà rappresentata i prossimi 3 e 4 marzo, comunica che si sono verificate alcune mutate condizioni di disponibilità dei cantanti originariamente previsti, a seguito di modifiche ad altre produzioni che li vedono impegnati. Ai cast delle due recite si apportano quindi alcune sostituzioni, mantenendo comunque anche per Livorno l’integrale ed esclusiva presenza di artisti già protagonisti nella tournée dell’opera: la soprano Svetla Vassileva, già Minnie nelle recite di Fanciulla al Teatro lirico di Cagliari, sostituisce la Sig.ra Amarilli Nizza; Elia Fabbian e Mikheil Sheshaberidze sono sostituiti rispettivamente da Enrico Marrucci e Enrique Ferrer, che sosterranno entrambe le recite livornesi anziché una sola come inizialmente previsto.
Personaggi e interpreti (aggiornati)
Minnie Svetla Vassileva / Kristin Sampson
Jack Rance Enrico Marrucci
Dick Johnson, Ramerrez Enrique Ferrer
Nick Gianluca Bocchino
Ashby Alessandro Abis
Sonora Giovanni Guagliardo
Trin Andrea Schifaudo
Sid Pedro Carrillo
Bello Alessio Verna
Harry Marco Voleri
Joe Tiziano Barontini
Happy Giuseppe Esposito
Larkens, Billy Jackrabbit Federico Caverzan
Wowkle Sabina Cacioppo
Jake Wallace Carlo Di Cristoforo
José Castro Ricardo Crampton
Un postiglione Antonio Della Santa
Direttore James Meena
Regia, scene, costumi, proiezioni Ivan Stefanutti
Orchestra della Toscana
Coro del Festival Puccini
maestro del coro Elena Pierini
Nuovo allestimento del Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Lirico di Cagliari, Opera Carolina, New York City Opera – Coproduzione Teatro del Giglio di Lucca, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Pavarotti di Modena
Il capolavoro “americano” di Giacomo Puccini, fa la sua rentrée al Goldoni con una produzione realizzata in sinergia con due prestigiose istituzioni statunitensi quali l’Opera North Carolina e il New York City Opera. Il direttore sarà James Meena, attuale direttore musicale e artistico di Opera Carolina, mentre regia, scene e costumi saranno affidate ad Ivan Stefanutti, artista ‘totale’ già noto a Livorno per alcune importanti produzioni del Progetto Mascagni.
Partitura cinematografica e tra le più ardite del catalogo teatrale pucciniano, La fanciulla è da sempre titolo amato dagli appassionati, con il forte contrasto tra passioni ed avventura, sullo sfondo di un lontano West ai tempi della febbre dell’oro, fra rudi cercatori, sceriffi e banditi, saloon e linciaggi.
INCONTRO CON L’OPERA: lunedi 26 febbraio, ore 17 – Sala Mascagni
il m° Daniele Salvini presenta l’opera La Fanciulla del West (ingresso libero)
LA VICENDA
Atto I L’interno della locanda detta “La Polka”. Alcuni minatori, dopo il lavoro, vengono a svagarsi qui dove li attrae soprattutto Minnie, la giovane e bella proprietaria che fa loro anche da maestra. In lontananza Jake Wallace intona una malinconica canzone.
Molti dei minatori aspirano a sposare Minnie, fra questi anche lo sceriffo Jack Rance, la cui dichiarazione non trova rispondenza nei sentimenti della proprietaria. Giunge fra tanto Mister Ashby, agente della compagnia di trasporti Wells Fargo che sta dando la caccia al bandito Ramerrez e alla sua banda. Per lettera l’avventuriera Nina Micheltorena, amante del bandito, si offre di indicargli dove egli si nasconde. Ecco giungere uno straniero che si presenta come Dick Johnson, ma altri non è che il bandito Ramerrez. Rance si insospettisce ma Minnie, avendolo conosciuto in passato e ignara della sua vera identità, garantisce per lui. Il bandito è venuto per tentare di rapinare l’oro che i minatori affidano a Minnie; ma, preso dal fascino di lei, rinuncia ad ogni proposito ed esprime il desiderio di poterla rivedere nella sua capanna.
Atto II Stanza di Minnie sulla quale sovrasta un solaio. Johnson viene a salutare Minnie: la loro conversazione è sempre più intensa finché, sbocciato l’amore, i due si baciano. Ad un tratto si ode bussare; Minnie nasconde Johnson e va ad aprire. È Rance sulle tracce del misterioso bandito. Minnie riconosce in Johnson la figura di Ramerrez e, appena partito lo sceriffo, gli rinfaccia l’inganno; ne ascolta le giustificazioni ma non può fare a meno di scacciarlo. Ma Rance è in agguato e lo ferisce con un colpo di pistola. In Minnie l’amore prevale sul risentimento, lo trascina dentro e lo nasconde nel solaio. Lo sceriffo ritorna certo di averlo colpito. Una goccia di sangue gli cade sulla mano dall’alto e gli fa scoprire la presenza del bandito. Rance vorrebbe arrestarlo, ma Minnie gli propone un patto: lei stessa giocherà con lo sceriffo una partita a pocker che avrà come posta l’amante e se stessa. La giovane, barando, riesce a vincere e Rance, sconfitto, abbandona la stanza.
Atto III Lembo estremo della selva californiana. I minatori stanno dando la caccia a Ramerrez che, guarito dalla ferita vuole partire per iniziare una nuova vita.Riescono a catturarlo, lo legano e incitati dallo sceriffo stanno per impiccarlo. Ormai rassegnato, egli chiede che Minnie non conosca mai la verità. Ma a questo punto sopraggiunge Minnie a cavallo: dapprima li minaccia con la pistola, poi fa appello all’affetto che i minatori nutrono per lei e, ricordando i sacrifici compiuti per loro, ella riesce ad impietosirli e a farsi consegnare Ramerrez con il quale parte dando l’addio alla California.