Teatro Goldoni - 31 Ottobre 2024
Orario/i: ore 21
Giovedì 31 ottobre, ore 21
INAUGURATIO
Il fantastico in musica
Marcello Mottadelli direttore
Andrey Gugnin pianoforte
Orchestra del Teatro Goldoni
programma
EDVARD GRIEG Peer Gynt – suite n. 1 op. 46
Morgenstemning (Il mattino) / Åses død (La morte di Åse) / Anitras dans (Danza di Anitra) / I dovregubbens hal (Nell’antro del re della montagna)
FRANZ LISZT Totentanz, parafrasi del Dies Irae, S 126
JOHN WILLIAMS Star Wars – Suite per orchestra
Main Title Princess Leia’s Theme The Imperial March (Darth Vader’s Theme) Yoda’s Theme Throne Room & End Title
“Il fantastico in musica”: è questo il tema del concerto che giovedì 31 ottobre, alle ore 21 aprirà la Stagione sinfonica del Teatro Goldoni, con l’Orchestra del Goldoni diretta dal M° Marcello Mottadelli.
Un titolo, quello scelto per l’appuntamento inaugurale, che intende idealmente evidenziare quanto di vario e sorprendente offra il repertorio musicale, capace di parlare al pubblico di ogni età attraverso opere meravigliose, capaci di suscitare all’ascolto la più ampia gamma di emozioni.
La serata, coincidendo tra l’altro, con la Festa di Halloween, non poteva che avere un programma pensato per l’occasione e spazierà tra atmosfere musicali suggestive e misteriose: tra queste spicca la “Danza della morte” (Totentanz, parafrasi del Dies Irae, S 126), un’affascinante danza macabra per pianoforte e orchestra a cui Franz Liszt lavorò a più riprese per oltre vent’anni, sull’onda delle sensazioni ricevute osservando il grande affresco del Trionfo della Morte nel Camposanto di Pisa durante il suo viaggio in Italia. Dall’attacco grave iniziale del pianoforte, subito raddoppiato dagli ottoni, l’opera unisce momenti drammatici ad altri più intimi, quasi a sottolineare la solitudine dell’uomo di fronte alla fine dell’esistenza terrena, con chiari riferimenti al Giorno del Giudizio (Dies Irae). Una narrazione, questa, che viene esaltata dall’alto virtuosismo del pianista a cui è richiesta una assoluta padronanza della tastiera per tutta la partitura, ricca di spunti geniali, con uno sviluppo musicale che conduce al finale dove la scrittura virtuosistica del solista apre ad un messaggio di speranza con la Musica e l’Arte che prevalgono sulla morte; protagonista sarà un’artista d’eccezione quale Andrey Gugnin, uno dei più grandi pianisti della sua generazione: nato a Mosca nel 1987, Gugnin è recente vincitore del Primo Premio al Classic Piano International Competition di Dubai e si è aggiudicato altri prestigiosi premi (International German Piano Award nel 2023, Sydney International Piano Competition nel 2016, Medaglia d’oro e Premio del pubblico al Concorso pianistico internazionale Gina Bachauer nel 2014, ecc.), riconoscimenti che lo hanno ancora di più proiettato in una luminosa carriera internazionale in qualità di solista in concerto, invitato ad esibirsi come artista ospite con orchestre importanti in tutto il mondo sotto la direzione di Maestri affermati.
Il programma del concerto di Halloween proseguirà con il riferimento ad uno dei personaggi più “dark” nella storia del cinema: Dart Fener, il signore dominatore delle forze oscure nella celeberrima suite sinfonica di “Star wars”, un personaggio che l’American Film Institute ha indicato come il terzo più grande cattivo di tutti i tempi nella settima arte (dietro Hannibal Lecter e Norman Bates, l’indimenticabile protagonista di Psycho); saranno quindi proposti all’ascolto le musiche originali del cinque volte premio Oscar John Williams, autore della famosa colonna sonora di “Star wars” che faranno rivivere le emozioni della grande saga cinematografica.
In apertura le notissime melodie del Peer Gynt Suite n.1 op.46 di Edvard Grieg, una delle composizioni che appartengono al patrimonio musicale tanto sono universalmente famose, capaci di spaziare da un tema altamente lirico legato al sorgere del sole in riva al mare (il celebre il “Il mattino”), al cupo e travolgente “Nell’antro del re della montagna”, dove l’orchestra utilizza l’uso del crescendo a sottolineare la collera degli spiriti della montagna contro il protagonista del poema drammatico Peer Gynt, per il quale il compositore norvegese ricorse ad una scrittura musicale sorprendente, capace di restituire l’epicità del racconto accompagnandola ai colori della natura.
MARCELLO MOTTADELLI direttore d’orchestra
Dopo gli studi di organo e composizione al Conservatorio di musica G. Verdi di Milano, con diploma nell’anno 1994, si è successivamente perfezionato, sempre in organo alla Musikhochschule di Vienna dal 1995 al 1998. Parallelamente agli studi musicali, ha fatto da assistente a Erwin Acel a Szeged in Ungheria con l’orchestra sinfonica e come docente di Esercitazioni orchestrali presso il conservatorio di Szeged dal 1997 al 1998. Marcello Mottadelli ha iniziato la sua carriera nel 1999 come primo direttore e maestro korrepetitore presso lo Stadttheater di Berna, dove ha diretto recite di Hänsel und Gretel, Così fan tutte, Die Fledermaus, Il trovatore, Die Zauberflöte, Der Vogelhändler e Marta, musicals e balletti, fino a giugno 2001.
Nel 2001, ha debuttato negli Stati Uniti dirigendo Turandot presso la Colorado Opera Company e nello stesso anno ha anche diretto Rigoletto e la seconda sinfonia di Mahler all’Opera di Cape Town in Sud Africa.
Dal 2002 inizia un’intensa attività artistica dirigendo opere quali Tosca (Bolscjoi di Minsk), Der Freischütz, Rigoletto, Elisir d’Amore e Manon Lescaut (Danish National Opera di Aarhus), Don Carlo, La traviata (Teatro Reale di Copenhagen), Aida (presso le Piramidi di Giza al Cairo); dal 2016 al 2017, Marcello Mottadelli è stato nominato Direttore artistico e musicale dell’Opera Nazionale di Bucarest, dove ha debuttato con Il barbiere di Siviglia, Lucia di Lammermoor, Tosca e Un ballo in maschera ed altri titoli di repertorio. Nel maggio e giugno 2018, il Maestro ha diretto con grande successo una produzione di Turandot presso il Teatro di Zagabria, Istituzione di cui è stato Direttore artistico fino a Maggio 2021. Parallelamente all’impegno per la lirica, ha diretto in campo sinfonico importanti orchestre all’estero, anche in particolari prestigiose occasioni e con affermati solisti.
Sempre per la lirica, si ricordano le direzioni di Falstaff (Circuito Lirico Lombardo ASLICO), Il trovatore (Zagabria), Madama Butterfly (nella piazza principale di Varsavia alla presenza di 6.000 spettatori e in altra produzione al Teatro Nazionale di Zagabria), Turandot (Festival pucciniano di Torre del Lago), Fanciulla del West (Palazzo delle Belle Arti Città del Messico), Lucia di Lammermoor e Carmen (Zagabria), I Puritani (in Corea del Sud al Dauegu International Opera Festival e presso il Seoul Art Center). Nel settembre 2022, la produzione di Cavalleria rusticana a Vizzini (CT) con il Teatro Massimo Bellini di Catania con repliche in Villa Bellini sempre a Catania (però con l’Orchestra Sinfonica Siciliana) ed in piazza Ruggiero Settimo a Palermo, nell’ambito dell’importante “Bellini International Context.
Negli ultimi due anni ha diretto le produzioni di Tosca, Madama Butterfly e Andrea Chenier (Daegu Opera House in Corea del Sud), ancora Andrea Chenier (Belgrado), concerti sinfonici (apertura della stagione d’opera e balletto presso il Teatro Comunale di Ferrara, Concerto di gala a dicembre ‘23 ad Asan in Corea del Sud, a Norimberga, ecc.).
A settembre ha diretto le opere Cavalleria rusticana di Mascagni e Gianni Schicchi di Puccini al Teatro Goldoni per il Mascagni Festival 2024 e al Teatro Politeama Greco di Lecce.
Andrey Gugnin, pianoforte – Biografia liberamente tradotta dal sito ufficiale dell’artista https://gugnin.com/biography
Il pianista Andrey Gugnin sta rapidamente guadagnando consensi internazionali come interprete appassionato e virtuosistico, con una “tecnica straordinariamente versatile e agile, al servizio di un’immaginazione musicale spesso ispirata” (Gramophone). Uno dei suoi recenti successi è la vittoria del prestigioso 12° International German Piano Award nel 2023.
Nel 2024, ha vinto il primo premio al Classic Piano International Competition di Dubai, aggiudicandosi il primo premio con l’esecuzione del Concerto per pianoforte n. 3 di Rachmaninoff. Nel 2020, i BBC Music Magazine Awards hanno nominato Gugnin vincitore del Instrumental Award per la sua registrazione “Shostakovich: 24 Preludes – Piano Sonatas 1 & 2” (Hyperion). Da quando ha vinto il prestigioso Sydney International Piano Competition nel 2016, Gugnin è andato sempre più imponendosi in concerti e registrazioni che mostrano le sue appassionate interpretazioni.
Oltre a vincere a Sydney, Gugnin ha anche ricevuto premi in questo illustre concorso per Best Overall Concerto, Best 19th/20th Century Concerto, Best Violin and Piano Sonata, e Best Preliminaries per il suo primo round di recital. Ha vinto la medaglia d’oro e il premio del pubblico al Concorso pianistico internazionale Gina Bachauer nel 2014 e il secondo premio al Concorso pianistico internazionale Beethoven del 2013 a Vienna.
Sempre più richiesto come solista in concerto, Gugnin è stato invitato ad esibirsi come artista ospite con orchestre importanti in tutto il mondo, come la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestra della Radio Danese, la Mariinsky Symphony Orchestra, la Netherlands Symphony Orchestra, la Utah Symphony, la West Australian Symphony Orchestra e la Sydney Symphony, esibendosi sotto la direzione di Maestri affermati quali Valery Gergiev, Jaap Van Zweden, Reinbert de Leeuw, Daniel Raiskin, Stanislav Kochanovsky e Asher Fisch. Ha collaborato anche in ambito cameristico con l’ensemble Asko Schönberg, l’Orchestre de Chambre de Genève, la Jerusalem Camerata e la Camerata Salisburgo e in diverse occasioni come duo partner del violinista Tasmin Little. Come artista discografico, Gugnin ha pubblicato un ampio repertorio che spazia dal pianoforte solo alle opere sinfoniche. La sua pubblicazione degli Studi Trascendentali di Liszt (Piano Classics, 2018) è stata elogiata come Editor’s Choice. Andrey ha anche registrato ampiamente per la TV e la radio in Russia, Paesi Bassi, Croazia, Austria, Australia, Svizzera e Stati Uniti.
Attualmente Gugnin continua la sua collaborazione con Hyperion Records. Il suo ultimo album di Mazurche di Skrjabin (2022) è stato premiato con la registrazione del mese dalla rivista Limelight Magazine.
Negli ultimi anni Gugnin si è esibito in recital solistici in tutta Europa, Asia e America, tra cui recital alla National Philharmonic Hall lituana a Vilnius e al Rose Wagner Performing Arts Center a Salt Lake City, Utah e Seattle, nonché in Tailandia, alla Koerner Recital Hall di Vancouver, al Cziffra Festival di Budapest, al Bard Music Festival di New York e al Leamington Festival, nonché al Museo d’Arte di Tel Aviv, solo per citarne alcuni. Come musicista da camera, si esibisce attivamente con Andrei Baranov e Alexey Zhilin in trio, tenendo un recital con Julian Rachlin e Sarah McElravy, nonché esibizioni con Roman Simovic, Milena Simovic e Antonio Meneses.
Nella stagione 2023/24 è tornato al Bard Music Festival di New York, al Festival di Husum in Germania, recital a Salisburgo e Linz in Austria, una tournée in Giappone (recital a Tokyo, Hiroshima e Takasaki), in Spagna, recital in Portogallo, Singapore, Taiwan e Australia, dove terrà un recital a Sydney e Melbourne e sarà direttore artistico dell’OutWest Piano Festival, ecc.