Open Online 2020
Quella di quest’anno è un’edizione speciale di Open , la rassegna teatrale della Fondazione Teatro Goldoni, che comprende gli spettacoli della Bottega d’Arte e dei Laboratori teatrali attivati nelle scuole medie dai nostri docenti. Ciò che proponiamo in questa XXII edizione, è una rassegna in versione ridotta di video realizzati dai nostri allievi e dagli studenti di alcune scuole cittadine che hanno voluto comunque esserci, concretizzando il lavoro portato avanti durante quest’anno accademico, per condividere con il pubblico alcuni momenti in attesa di ritrovarci di nuovo in Teatro.
Questa è la testimonianza di un’esperienza che ci ha tenuto #distantimauniti e vuole essere il punto di partenza per quello che, speriamo, sarà un nuovo appassionante viaggio da intraprendere insieme.
1h Borsi Pazzini – Il nostro Pinocchio
1B Michelangelo – Filastrocca divertente per far ridere la gente
1l Borsi Pazzini – TG da casa
3b borsi – 451: tra passato e futuro
“451: tra passato e futuro” 3B
La storia si ripete e l’essere umano è animato dagli stessi sentimenti, sia la sete di potere che il bisogno di ribellarsi alle regole ingiuste abitano nel cuore dell’uomo, sia nel passato che nel futuro.
Da questa riflessione nasce il percorso della 3B che, all’interno del progetto Erasmus “We are less when we don’t include everyone” di cui la scuola G. Borsi è coordinatrice, decide di approfondire il tema della ribellione e delle “ragioni non scritte” legate all’adolescenza.
In quest’ottica gli alunni della 3B affrontano il testo Fahrenheit 451 di Ray Bradbury creando un sottile parallelismo con la tragedia “Antigone” di Sofocle. Il percorso porterà i ragazzi a prendere parte alla scrittura del testo e a proporre una rilettura in chiave onirica dell’intreccio del libro. Il lavoro svolto si concretizza in un piccolo cortometraggio che ha visto partecipe tutta la classe.
La regia ed il coordinamento sono di Alessandra Donati con il sostegno e l collaborazione della Prof. Assunta De Ponte
3c Borsi – Video Caos in 3 C
“Videocaos in 3C”
Didattica a distanza, lezioni on-line, tra collegamenti riusciti e connessioni lente, la 3C sceglie di raccontare il periodo del lockdown in chiave comica.
La spinta creativa della 3C nasce, all’inizio del percorso, dall’esigenza di raccontare gli anni di vita scolastica appena trascorsi per poter portare con sé un ricordo nitido di questo periodo, alle soglie degli esami di licenza media.
Gli alunni riprendono il materiale organizzato negli incontri a scuola e lo ripropongono in chiave video: clip e racconti della vita di classe intervallati dalle incursioni di un fantomatico consiglio di classe on line. Nel corso del lavoro, i ragazzi si sono ispirati al testo teatrale “Sottobanco” di Domenico Starnone nonché alla sua ben più nota trasposizione cinematografica “La Scuola” di Silvio Orlando. La regia ed il coordinamento del progetto sono di Alessandra Donati con il sostegno e la collaborazione della Prof.ssa Federica Luchetti
3h Borsi Pazzini – Visita di Condoglianze
2b Michelangelo – Inside Dad
3l Borsi Pazzini – Pensieri
Labortatorio Teatro Gesto e Vocalità – Ultima Visita
Laboratorio Musical – Oltre il margine
Teatro Bambino 1 – A spasso nella giungla
Laboratorio Ragazzi – Voci dal mondo di Alice
2p Borsi – Vampiri&Co
Progetto “Vampiri&Co.”
2020: era digitale, tecnologia e generazione “Z”…tutto (s)corre velocemente, senza lasciare spazio alle tradizioni, alle leggende…e i vampiri? Si mettono al passo con i tempi!
Dal progetto Erasmus “We are less when we don’t include everyone” di cui la scuola G. Borsi è coordinatrice, grazie alle attività di gemellaggio in Romania con l’istituto Liceul Tehnologic Special Vasile Pawelcu di Iasi, con “Vampiri&Co.” la classe 2P si mette alla prova con la figura del vampiro e le sue radici storiche, proponendo il tema in chiave moderna.
Nel corso dell’anno scolastico gli alunni hanno svolto un approfondito lavoro di ricerca nella storia della cinematografia e hanno partecipato, con grande entusiasmo, alla scrittura del testo, traendo anche ispirazione dalla fiction colombiana per teenager “Chica Vampiro”, per arrivare ad una rilettura del mondo vampiresco fuori dai cliché.
Il lavoro si trasforma in un piccolo corto metraggio dalle atmosfere soft noir per apprendisti vampiri. La regia ed il coordinamento del progetto sono di Alessandra Donati con la collaborazione ed il supporto della prof.ssa Silvia Tegner.
2b borsi – C’era una volta
Progetto “C’era una volta…” 2B
Ogni luogo racchiude in sé una storia, a volte, anche gli angoli della nostra città, che riteniamo ormai senza segreti, nascondono un mistero, una leggenda…
Da questa riflessione nasce il lavoro della 2B della scuola media G. Borsi: “C’era una volta” è un viaggio tra le leggende della nostra Livorno, di cui gli alunni hanno deciso di dare una lettura nuova. Nello specifico vengono raccontate la storia dello scoglio della ballerina, della nascita del Cacciucco e delle streghe del Gabbro, mostri marini dal volto di sirene.
Il progetto si avvale della ricerca storica effettuata da Ephraim Pepe per la produzione teatrale “Cecilia – leggende del mare” della Compagnia teatrale “I Leggendari”.
Questo viaggio alla scoperta di un volto sconosciuto della nostra città ha portato gli allievi ad approfondire anche la genesi di Livorno ed a mettere in luce le peculiarità multietniche della classe. Per la realizzazione del piccolo cortometraggio gli allievi hanno anche sperimentato vari linguaggi espressivi come paper art e stop motion, oltre ad attraversare il mondo dell’interpretazione. La regia ed il coordinamento del progetto sono di Alessandra Donati con la collaborazione ed il supporto del Prof.re Alessandro Orfano.
Teatro 20/30 – La Commedia degli Errori, la quarantena e la gioia di continuare
Lab. Giovani Adulti: La Commedia degli Errori, la quarantena e la gioia di continuare.
La nostra ricerca sulla Comedy of Errors di Shakespeare è iniziata nelle sale prove del Teatro Goldoni nello scorso settembre. Durante i mesi della quarantena abbiamo cercato modi per continuare il viaggio di scoperta attraverso il verso e la parola di Shakespeare, lo studio del personaggio, i suoi desideri, bisogni, paure, il suo sistema di pensiero: come Antifolo di Siracusa abbiamo continuato a cercare, pronti a tutto, anche a perderci. Ci siamo incontrati a distanza, abbiamo lavorato insieme da remoto.
Ogni avventura ha sempre bisogno di un punto d’arrivo, magari anche temporaneo. Ci siamo salutati nel mese di giugno con la promessa di portare in scena, appena ci sarà possibile, questa storia antica e sempre attuale sulla differenza e sull’identità, sull’amore e sul riconoscimento: abbiamo preso e messo da parte appunti e promemoria sulle scoperte fatte, abbiamo usato il video per fissare alcune fasi di questa nostra ricerca che non aveva voglia di rassegnarsi alla quarantena. Abbiamo deciso di mettere un punto e virgola più che un punto. Video e appunti saranno un ricordo che ci rimarrà di questa ricerca fuori dall’ordinario e al contempo il pretesto da cui ripartiremo. Pronti a tutto.
Condividiamo con voi alcuni frammenti non nati per essere destinati al pubblico. A voi spettatori vogliamo raccontare tutta la storia, tutte le scoperte, tutto lo stupore, guardandovi negli occhi, condividendo la stesso palco, lo stesso cielo, la stessa ora del giorno: tutti insieme nello stesso luogo.
Tullio Visioli – 4 stelline Coro voci bianche Teatro Goldoni Livorno M° Laura Brioli
Coro Voci Bianche Due anni di musica insieme – M° del Coro Laura Brioli
Teatro Giovani – Dai fiordi norvegesi ai balconi parigini.
Dai fiordi norvegesi ai balconi parigini.
L’anno 2019-2020 era cominciato molto bene.
Come tutti gli anni ricominciare il laboratorio dopo l’estate vuol dire da un lato rivedere i vecchi amici, dall’altro accogliere i nuovi arrivati. Alcuni dei nuovi sono semplicemente vecchi allievi cresciuti e ormai troppo grandi per i corsi dei più piccoli, altri sono ragazze e ragazzi che incuriositi da quel grande palazzo al centro della città hanno deciso di andare a scoprire cosa si faccia lì dentro. In più, come sempre, ricominciare significa anche dire “arrivederci e buona fortuna” ad altri che in alcuni casi, finita la maturità, decidono di dedicarsi anima e corpo a quella nuova fase della vita che si sta spalancando davanti a loro.
L’anno quindi, come abbiamo già detto, era iniziato bene.
Da settembre a Ottobre avevamo fatto un grande lavoro sull’improvvisazione e la creazione teatrale seguendo le scoperte di Jacques Lecoq e, più o meno ogni due settimane, gruppi di quattro o cinque persone ci portavano piccoli regali, brevi spettacoli-studio interamente curati da loro. Cosi – senza mai lasciare la nostra cara sala prove – siamo trasportati dai loro lavori in una miriade di luoghi differenti. Qualche volta siamo finiti in una piscina con gente che nuotava contenta mentre altri compravano il biglietto d’ingresso e altri ancora si destreggiavano in tuffi acrobatici. Altre volte ci siamo trovati nella sala d’aspetto di un terribile dottore torturatore. Un’altra eccoci in un’enorme e labirintica biblioteca in cui un giallo ricolmo di omicidi ci lascia col fiato sospeso e un’altra ancora in una stanza da letto piena di fantasmi. Addirittura, una delle ultime imprese, è stata quella di far entrare tutta Terrazza Mascagni, con tanto di Mar Tirreno, nella nostra sala prove, gabbiani e lampioni compresi!
Fino a inizio gennaio insomma le cose sono andate bene.
E avendo viaggiato così tanto in questa prima parte dell’anno non potevamo che scegliere un testo che ci portasse in giro per il mondo.
Ecco così che il testo per quest’anno doveva essere Peer Gynt: la storia di un giovanotto pieno d’immaginazione che non riesce ad accettare di crescere e di scegliere di diventare adulto.
Siamo pronti. Le prime letture ci appassionano, sta per arrivare la distribuzione dei ruoli e…
Arriva l’11 marzo e tutto, come per tutti, si sospende.
Ne abbiamo parlato, ognuno circondato dalla cornice del suo schermo e dai volti dei compagni di teatro. Ne abbiamo parlato e all’inizio ci siamo presi un doveroso tempo di riflessione, in cui ognuno potesse capire le proprie esigenze e necessità in una nuova quotidianità cosi “poco” quotidiana. Ci siamo tenuti compagnia, abbiamo parlato di questa strana situazione e abbiamo festeggiato compleanni virtuali alla ricerca di una normalità in una situazione tutt’altro che normale. Poi la voglia di continuare a cercare insieme e di continuare a conoscere il nostro testo sono state così forti che all’unisono abbiamo deciso di proseguire.
Eccoci così a inventare – o meglio a scoprire – come fare teatro in una situazione così singolare. Per fortuna ricerca e scoperta sono motori che stanno alla base del teatro.
E allora via! Ci avventuriamo in scene da due fino a sedici personaggi.
Eccoci a combattere contro gli ostacoli del testo, contro una distanza fisica che di certo non ci aiuta e contro a connessioni internet che a s’imbizzarriscono proprio come farebbe uno stallone infuriato.
Certe volte sono momenti di euforia, altre di attenta concentrazione e lotta per continuare a scoprire.
Poi arriva maggio. I giorni passano, anche quelli in cui il nostro spettacolo sarebbe dovuto andare in scena davanti agli amici, ai genitori ma anche agli studenti delle scuole che tutti gli anni vengono a vedere il teatro fatto dai loro coetanei. E mentre i giorni passano e gli esami di maturità si avvicinano – cosi strani quest’anno per i maturandi! – le normali e comprensibili preoccupazioni salgono.
Decidiamo così che è arrivato il momento per salutarci e dirci arrivederci fino al prossimo Settembre sperando che nel frattempo la situazione migliori e che per allora si possa ricominciare a fare teatro in un modo “normale”.
Qualcuno però non ha l’esame.
Qualcuno ha voglia di continuare.
Qualcuno, anche se deve preparare l’esame, non ha voglia di finire qui…
Così, da alcuni resilienti, nasce l’idea di un’ultima sessione, un modo per continuare a giocare almeno per un po’. Ed eccoci catapultati in Francia ad esplorare il patto tra il bel Cristiano e il poeta Cirano per cercare di accedere al balcone della meravigliosa Rossana. Una distanza concreta ed enorme quella imposta da un balcone. Una distanza che ci parla e che ci ricorda la distanza fisica che, giustamente, in questo periodo dobbiamo rispettare.
Sono otto incontri densi che ci fanno ridere e innamorare.
Chissà l’anno prossimo che tipo di lavoro potremo fare.
Certo è che è rimasta una grande voglia di rivederci di persona e di lavorare insieme, di cercare uno accanto all’altro e di condividere con gli spettatori tutte le domande e le scoperte che nel frattempo abbiamo raccolto.
Sì questo 2019-2020 era un anno cominciato molto bene e ora abbiamo voglia di continuare insieme.
Teatro Adulti