InDuet nasce dall’idea di indagare la relazione fra due sorelle o due fratelli o sorella e fratello, da un punto di vista fisico, e delle leggi che regolano il cosmo. Partendo dall’idea che la relazione contiene al suo interno una inclinazione verso l’altro, le coppie familiari cercano il senso possibile, attraverso la creazione di una coreografia fatta di sbilanciamenti, sostegni, cedimenti e brevi dinamiche in cui ‘l’essere con’ ne diventa la rappresentazione. Il percorso si è articolato in una serie di incontri in cui la coreografa ha lavorato alla creazione del duetto con le singole coppie e in prove collettive in cui sono emersi momenti all’unisono.
produzione: corpoceleste_C.C.00# e Marche Teatro – Teatro di rilevante interesse culturale; co-produzione: Le CENTQUATRE(Paris), CCN2 – Centre chorégraphique national de Grenoble, Les Halles de Schaerbeek.
Con il contributo del Mibact – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e Regione Autonoma FriuliVeneziaGiulia
Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo dove sono nati, Alessandro Sciarroni tra il 2014 e il 2015 inizia a lavorare sul concetto di “turning”. Il termine inglese viene tradotto e rappresentato in scena in maniera letterale, attraverso l’azione del corpo del ruotare intorno al proprio asse. Si sviluppa così un viaggio psicofisico emozionale, una danza di durata che in “Don’t be frightened of turning the page” (titolo tratto un album dei Bright Eyes, il gruppo rock preferito dell’artista) Sciarroni torna a eseguire in prima persona. Come negli altri lavori preparatori, la durata dell’azione e il graduale aumento del ritmo sono in grado di creare una sorta di legame ipnotico tra il performer e lo spettatore.
Alessandro Sciarroni è un artista italiano attivo nell’ambito delle performing arts, con una formazione nel campo delle arti visive e di ricerca teatrale. I suoi lavori oltrepassano le definizioni di genere e sono ospitati in festival, musei e spazi non convenzionali, in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Brasile, Uruguay e Asia. Nelle sue creazioni coinvolge artisti provenienti da diverse discipline, facendo proprie le tecniche della danza, del circo o dello sport. I suoi lavori tentano di disvelare, attraverso la ripetizione di una pratica fino ai limiti della resistenza fisica, le ossessioni, le paure e la fragilità dell’atto performativo, alla ricerca di una relazione empatica tra spettatori e interpreti. Nel 2019 gli viene assegnato il Leone d’Oro alla carriera per la Danza.
Piazza Goldoni
_IN DUET ore 19 replica
COLLETTIVO A
Ideazione Chelo Zoppi
Teatro Goldoni
_HALFTIME ore 19,30
con Elena Giannotti
Halftime è una lecture performance. Elena Giannotti mette in scena alcune suggestioni del suo pensare la danza contemporanea. Halftime significa intervallo, l’intermezzo tra due tempi di una partita sportiva, per cambiare metà campo, tempo del riposo per i giocatori e, di solito, tempo dell’intrattenimento per il pubblico con qualcosa di altro.
Teatrpo Goldoni
_ACTIONS ore 20,00
JOHN SCOTT DANCE
Choreografia: John Scott
con: Kevin Coquelard and Mufutau Yusuf
Musica: Meredith Monk and Michael Galasso
ACTIONS è una conversazione fisica tra due individui nello spazio vuoto. Due eccezionali ballerini, Kevin Coquelard e Mufutau Yusuf, si fondono e si separano – una forte resistenza alla fusione e la rottura è la motivazione per il movimento. Il materiale di danza è una battaglia attraverso lo spazio che usa fisicità, cadute, testo e suono con i ballerini che usano una forte fisicità e poi frammentano il corpo in fili di movimento grezzo. AZIONI è molto divertente, tenero e umano. Viene eseguito come una forma di “work in progress”. I ballerini sono impegnati a eseguire la danza come un esercizio, ma allo stesso tempo commentare il movimento stesso e i loro stati d’animo.