10/12 dicembre – Conoscere “IL PICCOLO MARAT” di Pietro Mascagni

Dopo aver rifiutato una Maria Antonietta propostagli da Illica, e una Carlotta Cordayda Targioni-Tozzetti e Menasci, Pietro Mascagni aveva però continuato a pensare a un’opera ambientata nel clima della Rivoluzione Francese, ma non gradiva la presenza di nessun grande personaggio storico. Basandosi su Noyades de Nantes di Lenôtre, Forzano scrisse il libretto del Piccolo Marat; per alcuni versi, che vennero poi virgolettati nel libretto per distinguerli dagli altri, Mascagni ricorse (non senza polemiche con Forzano) a Targioni-Tozzetti.

La trama dell’opera

Il principe di Fleury, sotto mentite spoglie, salva Mariella, nipote dell’Orco, il presidente del Comitato rivoluzionario: la folla affamata l’aveva assalita perché portava un paniere pieno di vivande. Il giovane chiede poi di essere arruolato nei Marats, le guardie rivoluzionarie, e viene quindi soprannominato il Piccolo Marat. Il carpentiere mostra all’Orco il modello dell’imbarcazione sulla quale saliranno i prigionieri: il perverso progetto dell’Orco per liberare le carceri è infatti quello di imbarcare i prigionieri, e poi far esplodere la barca. Ma il carpentiere chiarisce all’Orco che lui è un artigiano, non un boia; e l’Orco, per punirlo, lo condanna ad assistere a tutte le esecuzioni. Il Piccolo Marat riesce a parlare attraverso una grata con la madre, la principessa di Fleury, rinchiusa in prigione, e le promette che la salverà. Nella casa dell’Orco, il Piccolo Marat rivela a Mariella la sua vera identità e le confessa di amarla; la ragazza, spesso maltrattata dallo zio e disgustata dalla sua crudeltà, giura di essere fedele al Piccolo Marat. L’Orco si è addormentato: il Piccolo Marat lo lega e lo costringe a firmare un salvacondotto per lui, la madre, Mariella e il carpentiere. L’Orco firma, ma con il braccio rimasto libero riesce a impossessarsi di una pistola e ferisce il principe di Fleury. L’uomo supplica Mariella di fuggire e di salvarsi insieme alla madre. Arriva il carpentiere e con un candelabro uccide l’Orco; quindi, si carica sulle spalle il Piccolo Marat ferito e fugge con lui verso la libertà.

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