Corpo, voce, parola: strumenti per insegnare

Corpo, voce, parola: strumenti per insegnare

 

Gli insegnanti sono il cuore pulsante della scuola e, dopo i genitori, sono le persone che incidono maggiormente nella formazione di un giovane, riuscendo a stimolare la sua curiosità e ad accrescere le sue passioni e interessi. Il loro mestiere richiede molte competenze tecniche: chi insegna deve preparare le lezioni, preparare i compiti (che poi non si correggono da soli), costruire relazioni per mantenere in equilibrio il rapporto tra alunni, famiglie, comunità, contenuti, bisogni e motivazioni. E’ una professione che si deve svolgere con cuore e anima, ingredienti imprescindibili per l’elemento contrassegnante l’attività di un docente, che è quello di saper raccontare una storia: che si chiami letteratura, algebra o geografia non ha importanza, è solo e sempre una storia da raccontare. Tutti gli insegnanti nell’espletare questa loro importantissima funzione sono di fatto degli attori che stanno di fronte a un pubblico (la loro classe), che devono gestire e dosare le emozioni, che devono usare la voce e il linguaggio non verbale per cercare di trasmettere nel modo più empatico possibile il loro racconto. Proprio grazie a questa edotta affinità il percorso proposto dalla Fondazione Teatro Goldoni intende trasferire i fondamentali del linguaggio teatrale agli insegnanti: utilizzo corretto della voce, consapevolezza della gestualità corporea, della comunicazione verbale, della relazione comunicativa con l’altro, tutti strumenti che riteniamo decisivi nell’agevolare la professione del docente stesso. L’intenzione è quella di formare educatori maggiormente consapevoli dell’importanza della propria espressività ma anche promuovere l’insediamento di una comunità di docenti che, dopo aver condiviso l’esperienza formativa, sappia “vivere” gli spazi del Teatro Goldoni nelle occasioni di incontri, stage, full immersion creati e pensati proprio per loro.

 

Il percorso della durata di 60 ore prevede lezioni sul movimento (12 ore) condotte da Chelo Zoppi, lezioni sulla voce (14 ore) tenute da Niki Mazziotta e lezioni sulla parola e la comunicazione (14 ore) condotte da Annalisa Cima, il tutto coordinato da Emanuele Gamba che con le restanti ore (20) ai primi di maggio condurrà il gruppo verso una mise en espace.

 

Dalla funzione al corpo poetico laboratorio coreografico a cura di Chelo Zoppi

Viaggio attraverso pratiche e tecniche della danza contemporanea dedicate alla ricerca di una consapevolezza corporea che possa spostare il gesto dalla funzione alla poesia.

Nel corpo di ognuno di noi è racchiusa la propria storia e quella di tutti i corpi, una sorta di archetipo e al tempo stesso un unicum.

La mia ricerca attraverso il linguaggio della danza, indaga la Relazione, nella quale l’individuo manifesta il proprio “chi”, la sua Unicità, che può affermarsi come tale solo nella pluralità, in quello spazio in comune nel quale lo stare insieme, il confrontarsi e il presentarsi all’altro delinea la presenza dell’individuo nel mondo.

Il laboratorio offre gli strumenti per scoprire e sviluppare una conoscenza dei linguaggi del corpo nella dimensione percettiva artistica della contemporaneità.

Il Corpo, modificando la sua postura, sospingendosi al di fuori del proprio centro, rende possibile l’incontro e il contatto, diventando protagonista e strumento comunicativo, con il quale parlare e raccontare di sé, e al tempo stesso, depositario di un sapere universale comune a ogni essere umano.

La forza di gravità, la tattilità, il lavoro a coppie sulle articolazioni, il sentire dell’altro, il lasciarsi guidare, cogliere l’origine, muoversi e farsi agire a occhi chiusi, stare nel dettaglio del gesto, studiare piccoli movimenti all’unisono, sono tutte azioni che mettono l’incontro con l’altro al centro della ricerca artistica e umana che fonda e da senso a questo percorso, pensato sin dal suo inizio, come il luogo in cui scoprire il corpo poetico patrimonio di ogni persona.

Articolazione del laboratorio: 8 incontri di 1,5 h ciascuno, con la prima parte di studio e la seconda dedicata alla creazione di un brano coreografico che verrà denominato azione coreografica.

1 fase_ ricerca e indagine funzionale del corpo
Saranno tenute lezioni collettive svolte secondo le tecniche base della danza contemporanea: esercizi sulla tattilità, sull’utilizzo del peso, l’individuazione delle leve naturali del corpo. Esercizi di improvvisazione guidata sul movimento sia individuale che di gruppo. Lavoro sulla percezione spaziale, propriocettiva e di relazione al gruppo.

2 fase_Studio e creazione di brevi composizioni coreografiche che confluiranno nell’ azione coreografica.

 

Cavalcando la voce Niki Mazziotta

Il modulo sulla voce si basa su tecnica di fonazione, pronuncia, sillabazione, su un metodo che si fonda su basi di tecnica di canto lirico, musical e sulla tecnica di fonazione di Patsy Rodemburg. Ci saranno quindi una serie di esercizi che partono dalla respirazione, rilassamento muscolare, sillabazione per incrementare il volume della voce e l’intelligibilità, postura del corpo e capacità di rendere un discorso o un’orazione più interessante attraverso l’uso di una molteplicità timbrica insieme all’uso delle pause. Ci saranno anche, in seguito, esercizi su note musicali per lavorare sull’ascolto e sull’ estensione vocale. Tutto questo è il minimo necessario affinché un insegnante possa affrontare con vigore il proprio lavoro senza timore di rovinare la voce. Come in esperienze passate, sarà importante lavorare in uno spazio grande che possa dare l’idea  concreta di come si può far “correre” la voce senza operare uno sforzo su di essa.

7 incontri di due ore ciascuno.

 

Tu che m’ascolti insegnamiparola, racconto, comunicazione educativa e stile teatrale

Annalisa Cima
Teatro è la relazione che si crea tra chi agisce e racconta e chi guarda e ascolta.

Fare teatro significa raccontare storie e la vera essenza del teatro sta nella possibilità di creare connessioni umane.

Questo laboratorio teatrale dedicato a chi quotidianamente si dedica all’insegnamento e all’educazione di giovani e giovanissimi vuole essere un’occasione d’incontro, evoluzione e formazione permanente. All’interno della cornice laboratoriale sarà possibile mettersi in gioco, acquisire nuove competenze relazionali, comunicative ed espressive, riscoprendo la bellezza del gioco e dell’immaginazione e allenando l’arte del racconto e della condivisione.

Obiettivi

Introduzione alla recitazione e alle dinamiche della scena ¨ Scoperta e sviluppo degli strumenti espressivi del singolo e utilizzo consapevole di questi strumenti sulla scena ¨ Sviluppo e gestione della dimensione relazionale ¨ Sviluppo delle capacità improvvisative, interpretative, narrative ¨ Abitudine all’interazione cooperativa con gli altri ¨ Abitudine all’ascolto di sé e dell’ambiente circostante.

Contenuti

Agli esercizi di creazione del gruppo e di interazione (dove contatto, fiducia, relazione e ascolto saranno parole chiave) si alterneranno gli esercizi teatrali che, in maniera ludica ma mai superficiale, ci condurranno alla riscoperta del nostro corpo come strumento comunicativo ed espressivo. Sperimenteremo e svilupperemo la nostra presenza scenica, la comunicazione non verbale, il nostro senso del ritmo, la capacità di ascolto del partner di scena e dello spazio circostante. Alleneremo l’immaginazione, l’empatia, la memoria ed il racconto attraverso improvvisazioni guidate ed esercizi su testo e parola teatrale. Alle scoperte individuali si aggiungeranno quelle fatte in maniera collettiva e la costruzione di una squadra affiatata ci garantirà sostegno, libertà e protezione durante la ricerca.

7 incontri di due ore ciascuno.

Per maggiori info 0586.204206/225  silvia.doretti@goldoniteatro.it

Mod Iscr.2024-25

 

 

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