3° Imperatrice Laura

 

EDITTO SPECIALE

 

IL CAMPIONE DEL REGNO
Testo e voce Federico Tappeto musicale Marta Laboratorio musical

 

Marzio Gavriel Canova Teatro Bambino
Senza metro

 

Chiara Bersotti e Francesca Toto Teatro Giovani Adulti
Titolo: “Dante a spasso per Dite”
Regia: Chiara Bersotti e Francesca Toto

 

Martina Saladin Teatro Bambino
Andrà tutto bene

 

Chiara Delfino Teen Singers Choir
Cara Patria 1942 (disco del 1942)

 

Greta di Nino Coro Voci Bianche
la musica è fantasia

 

Anna Mariggiò Teatro Bambino
Il treno della speranza

 

Michael Bagnoli Teen Singers Choir
Sunset love – Composizione di Maichael Bagnoli

 

Francesco Orsini Coro Voci Bianche

 

Filippo Parlanti Laboratorio Musical
Titolo: il ritmo trova sempre la sua strada

 

Marco Carnevali Laboratorio Musical
Ciao! Il mio contributo per il regno di oggi è un monologo tratto da “il giovane Holden” di Salinger rivisitato in chiave più “musicale”. Spero che vi piaccia 🙂

 

Video a cura di Samuele Bartolini, Andrea Pazzaglia, Rinaldo Merelli, Virginia Di Lazzaro, Sara Bianchi, Ilaria Monriconi e Rebecca Lucchesi Laboratorio Giovani Adulti
“La sirenetta ha perso la coda per l’imbarazzo… ora vive sui tetti.”

 

Alessandro Contini Marta Serraglini Matteo Trematerra Francesco Picci Virginia Di Lazzaro Chiara Vaiani Francesco Poggiali Francesca Vigneri Laboratorio Giovani Adulti
IL MUSICISTA VIANDANTE

 

Maria Vittoria Minervini Laboratorio Giovani
La storia d’amore finita male tra Riccardo Cocciante e la sua ex

 

Maria Beatrice Carnesecchi Teen Singers Choir
ritmo & altre incongruenze

Tic tac, il tempo stringe.
Forza comete, cadete
Cosicché l’umanità esprima il suo desiderio!

Tic tac, ormai il mondo è pervaso
dall’allegria delle ore che si rincorrono
Al ritmo di una samba incessante.

Tic tac, grandi artisti
La vita scorre anche per voi,
così veloce anche se cercate di fermarla!

Non credete nella tristezza prodi cavalieri,
Ogni lacrima sarà asciugata
dal battito del cuore della vostra Angelica.

Tic tac.

 

Lorenzo Occhetto Laboratorio Giovani
“METROnomo: storie di ritmo, musica, musicisti e poeti”
Un piccolo lavoro per ricordare che ogni forma d’arte è molto di più della semplice somma delle caratteristiche che la compongono. Ed anche noi.

 

Francesca Vuat Percorso Maia

 

Virginia di Lazzaro Laboratorio Giovani Adulti

 

Marco Carnevali Laboratorio Musical
Il mio contributo per il regno di oggi è un monologo tratto da “il giovane Holden” di Salinger rivisitato in chiave più “musicale”.

 

Leonardo Corti Laboratorio Giovani Adulti
La canzone è the Moon song di Karen O colonna sonora del film Her di Spike Jonze

 

Filippo Fantini Coro Voci Bianche

 

Testo e voce Federico Tappeto musicale Marta Laboratorio musical

 

Francesca Vigneri Laboratorio Giovani Adulti
Senza Confini

 

Monica Mazziotta Fuori Concorso
Di Baffi d’Amore di Morte
Dedicato alla folle passione di Garcia Lorca per l’amico Salvator Dalì

Non so se ti avrei amato così tanto, sapendo che, alla mia morte,
l’unica cosa che hai detto è stato: “Olè”.
I tuoi baffi sintattici, maestri della nuova Bibbia d’oltre-concetto,
si saranno curvati dal piacere.
La mia carne puzza di ricordo e tu non ami ricordare, ti fa pensare alla morte.
Per quella non sarai mai pronto e nemmeno per un caffè,
seduto alla veranda della tua vecchiaia.
Ma tu non hai fretta e cerchi il mare.
Gli scogli si scandalizzano della tua sagoma di poeta-cannibale,
scheletrica e scolpita per sempre nella bandiera riquadrata della tua pazzia.
L’orologio del tempo si è addormentato sulla tua tela,
di un sonno contorto e appassito,
come i nostri piedi intrecciati nell’acqua gelida del Guadalquivir.
Non c’erano segni sulle nostre mani,
le ombre sfrontate della nostra giovinezza ci bastavano,
la luce abbracciava i corpi spezzati.
Ma io non avevo tempo.
E ora ti aspetto, seduto sulla pietra assolata delle mie parole.
Mi basta sapere che niente mi può impressionare,
che tu sei una sfoglia di poesia che si mangia in silenzio e con fervore, come l’ostia del mio Dio.
Mi basta assaporare la perfidia dei tuoi gemelli,
che slittano sulle guance di porfido rosa
e farneticano la tua arte con la perfezione di un diamante.
Non so se ti avrei amato,”Querido Salvador”,
se tu avessi detto qualcosa di diverso da quel “Olè”
che urlava il dolore composto del torero,
quando trafitto dal toro si predispone a morire con onore.
Un grido che solleva la polvere, un corpo che cade.
Rimane uno stormo di uccelli che si girano a guardare prima della traversata,
le ali spiegate si gonfiano per un istante
e poi tagliano le nuvole senza indugio.
Mi perdo in aria e rimpianti
E mi confondo tra i tuoi baffi per sempre minorenni
Così le cicogne mi parlano di te, e i granchi a calasole,
la risacca e il sale
Nel mare della tua esistenza.

Fuori concorso
Regina Niki

 

Alessandro Contini Laboratorio Giovani Adulti
C’È SEMPRE SPERANZA?

(Versione con audiolettura)

Vivo in un mondo di egoisti, di gente falsa e di moralisti, cosi non va, non c’è più bene, in questo mondo c’è solo il male. E questo è il motto del cittadino; “porto più acqua al mio mulino, che me ne frega se lui sta senza, se tanto qui ne ho in abbondanza”.

Cercate di essere più razionali
guardate la fame nei mondi orientali
la terra è la stessa noi siam tutti uguali
ma…c’è sempre chi cede a pensieri banali
credendo che la sia tutto frumento
pensate alle case forgiate in cemento
magari laggiù ne avessero una
in quel mondo se guardi c’è solo la luna
pensate alla vita che fanno laggiù
non è come dicono qua in tv.

E io mi chiedo il perché
ma non so darmi una risposta
la mia ricerca è senza sosta
e poi mi sento inutile…
davanti a questo mondo sporco
abbiam toccato proprio il fondo
e resto fermo immobile
senza più chiedermi il perché.

Ho visto ragazzi tirare cartacce
buttarle per terra e poi far mille facce
inquinare la terra è una cosa normale
si fa con scioltezza e con calma banale
e poi mi lamento del piatto in cui mangio
mi vanto mi stimo, ma non ho coraggio.

Mentre il nostro pianeta assiste indignato
sapendo che ormai è tutto tempo sprecato
sapendo soltanto che tutto questo è sbagliato.
il mondo va a rotoli e nessuno fa nulla
rimango perplesso di fronte a una culla,
mi chiedo perché quel bambino innocente
dovrà prender parte a questo mondo indecente.

Ma continuo a chiedermi il perché
e non so darmi una risposta
la mia ricerca è senza sosta
e poi mi sento inutile…
davanti a questo mondo sporco
abbiam toccato proprio il fondo
e resto fermo immobile
senza più chiedermi il perché.

Siamo soltanto burattini su un palco infuocato?
rovina di un mondo, che ci ha dato la vita
fai prima davvero a cambiare pianeta
ma come facciamo a chiamarlo casa?
se poi si calpesta come la luna la nasa.

E allora vogliamo svegliarci dal sonno
che lega i pensieri e li porta sul fondo
un fondo deviato da mille illusioni
il governo confonde le nostre visioni
noi siam manovrati, il sistema ci guida
pedine sacrificabili in questa partita
lezioni di vita che il male ci insegna
portate a livello di una bestemmia.

Vivo in un mondo di egoisti, di gente falsa e di moralisti, così non va, non c’è più bene, in questo mondo c’è solo il male.
E questo è il motto del cittadino; “porto più acqua al mio mulino, che me ne frega se lui sta senza, se tanto qui ne ho in abbondanza”.

 

Riccardo Massucco Laboratorio Giovani Adulti
I BPM del cuore

 

Marta Rizzo Laboratorio Giovani Adulti

 

Mattia Lombardi Laboratorio Giovani Adulti
IL PASSO DEL TEMPO
(racconto in cinque terzine decasillabe)

Il silenzio colmava il giorno,
si sentiva soltanto il canto
degli arbusti toccati dal vento.

Il mattino scorreva tranquillo
e la stella scaldava intensa
la città, silenziosa anch’essa.

E restavo da solo, silente,
assordato e immerso nel mondo
in me stesso nascosto, profondo.

E sognavo un amore sincero
e sognavo d’avere talento
e sognavo me stesso contento.

Nel presente, illuso, giocavo
ma sentii solamente in seguito
che spedito volava il tempo.

 

Sofia Debora Fusco Teatro Ragazzi

 

Leonardo Di Cocco Laboratorio Giovani Adulti
Gospel

 

Alice Perilli Laboratorio Giovani

 

Noemi Egizzo Laboratorio Giovani Adulti
MUSICA
La musica ha un potere sovvranaturale, può curare la tua paura immortale.
Se non sei bravo a parlare,
con la musica poi comunicare.
La musica è ovunque nel mondo,
spacca in due l’unverso di questo pianeta rotondo.
Siamo da soli in un vicolo oscuro,
la musica raggiunge il cuore più duro.
Vago senza metà per la città, consapevole di una dura realtà
Sono di una battaglia l’unico sopravvisuto,
ripenso alle persone che ho conosciuto.
Vivo in un mondo in cui tutti è spento,
la musica è l’unica cosa di cui non mi lamento.
Siamo in balia della tormenta,
sento il mio potere devastante che aumenta,la quiete del mare si fa turbolenta,mentre il mio spirito si addormenta.
Concentro la mia forza in un punto solo,rammentando qual’è il mio ruolo. Ascolto i suoni della natura,di lei non devo avere paura.
La natura è la musica della mente, nelle acque del mare cammino lentamente.
Sento il fragore dei tuooni in lontananza,le onde del mare ondeggiano come una danza.Oltre le alte onde sento una voce,nella mia mente percepisco il suo dolore atroce.La musica della natura è inquieta,sta manifestando la sua ira segreta.Accolgo il suo appello con passione, adesso so quel’è la mia missione.Bisogna colmare quest’anima tormentata, da una minaccia incobbente è spaventata.Sento che l’armonia dei suoni naturali che si sta infuriando,cerco di colmarla cantando.
Voglio che questa furia finirà presto, l’avanzata delle onde arresto.
La natura voglio placare,sento le mie forze abbandonnare.
Non voglio cedere alla potenza della natura,voglio fermare questa magia oscura.La voce di un lontano passato, mi aiuterà a decidere il fato?
Come una magia,ritrovo la giusta via.
La musica mi è alleata, e con un nuovo potere placo la furia scatenata e la natura si batte in ritirata.L’armonia naturale ritorna celestiale,la minaccia non è più reale.La musica della natura ha ripreso il suo equilibrio ancestrale,tutto è tornato normale.La mia anima è all’unisono con la natura, che adesso non ha più paura.La musica placa l’ordine dell’universo,e ho
ritrovato la pace interiore che avevo perso.

 

Sara Giacomelli Laboratorio Giovani Adulti
Ispirato alla Medea di Euripide
Medea

“Fredda e spietata assassina mi definiscono,
donna senz’anima né pietà o compassione,
mano distruttrice di quei figli che erano vita nella mia vita;
vento gelido e fulmineo sul viso delicato e pallido
di una giovane fanciulla che mai conoscerà
il dolce e insieme amaro sapore di essere sposa e madre
e che io conoscevo così bene…
Uccello rapace per il marito che,
privato di ogni cosa che più assomiglia al sole nella vita di un uomo,
si trascina giorno dopo giorno senza pace,
mai stanco, però, di rinnovare la sua ira
contro colei che tutto gli ha donato e tutto gli ha tolto.
Questa io sono e non posso scordarlo.
Accetto, ormai, senza lamenti, calunnie e maledizioni,
solo da una e una sola cosa non posso far altro che ribellarmi,
ovvero dall’accusa di essere una donna priva di amore… questo no.
So per certo che di amore ne avevo tanto,
talmente tanto che diventò in un attimo troppo
e che segnò la strada che mi condusse
all’infelicità, alla rabbia, al dolore, alla perdita…
Perdita dei figli che amavo e che ho visto morire,
accarezzati, tra lacrime di pianto,
dalla stessa mano che aveva dovuto strapparli alla vita e abbandonarli…
Perdita di un marito, per il quale avevo rinunciato
ai miei cari, alla mia terra e a tutto ciò che si può chiamare casa…
fiera, un tempo, di custodire l’amore di quello stesso uomo
che mi ha poi ingannata e delusa, umiliata e abbandonata…
attratto da quel potere che così spesso le vite umane rincorrono…
Perciò chiamatemi pure assassina,
ma anche, se potete,
semplicemente essere umano.”

 

Andrea Pazzaglia Laboratorio Giovani Adulti
(Audio + testo manoscritto)

 

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