31/1 – Celebrazioni “Giornata della memoria”: BRUNDIBAR, opera per bambini di Hans Krása
Celebrazioni per la Giornata della memoria Giovedi 31 gennaio, ore 21 BRUNDIBAR Opera in due atti di Hans Krása
personaggi e interpreti Brundibar Andrea Filidei Pepicek Chiara Delfino Aninka, sua sorella Elisa Busdraghi Gatto Marina Brilli Cane Valentina Ferrarese Passerotto Aurora Busoni Gelataio Elena Mazzei Fornaio Sara Barontini Lattaio Roberta Marincas Poliziotti Kelly Erhunse, Matteo Maenza M° concertatore e direttore prof. Paolo Filidei Regia Gianna Deidda – Assistente Gabriele Bonafoni Scene Massimo Bardi – Assistente Cristina Fedrizzi Luci e costumi Chiara Mattioli
L’opera per bambini Brundibar di Hans Krása, composta nel 1938, fu negli anni ’40 riadattata dall’autore deportato a Theresienstadt (e poi morto ad Auschwitz nel 1944) e rappresentata più volte con i bambini e i musicisti del ghetto, in particolare nel 1943 durante una visita della Croce Rossa nel corso della quale fu anche girato il film di propaganda nazista “Il Fuhrer dona una città agli ebrei” Per l’occasione Terezin fu “rimessa a nuovo”, le baracche ridipinte, i negozi riforniti di cibo e oltre le rappresentazioni teatrali e musicali vere e proprie furono organizzate delle “scenette di vita degli ebrei nel ghetto” ad uso e consumo degli illustri ospiti e dei futuri spettatori del film. La situazione storica in cui l’opera fu rappresentata è entrata inevitabilmente a far parte del suo significato e non può non condizionare qualsiasi messa in scena, anche se si decide di ignorare il fatto che l’opera fece parte di quel “fiore all’occhiello” del nazismo che pretendeva di essere il ghetto di Terezin, la città ideale per gli ebrei pensata e realizzata da Adolf Eichmann. Il primo problema da affrontare nel mettere in scena Brundibar è come e dove collocare questa dimensione storica: dove è il campo di concentramento. Abbiamo deciso di tenerlo fuori dallo spettacolo vero e proprio, in una “cornice drammaturgica” che in qualche momento si infiltra nella storia ma non ne condiziona l’atmosfera. Dentro lo spettacolo, dentro la storia raccontata dai bambini, il campo di concentramento non esiste, come non esisteva per i bambini di Terezin nel momento in cui essi la rappresentavano. La storia è semplice : due fratellini, Pepicek e Aninka, devono trovare del latte per la mamma ammalata ma non hanno il denaro per comprarlo. Cercano di procurarselo cantando nella piazza del villaggio, come hanno visto fare al suonatore di organetto Brundibar, ma il prepotente glielo impedisce. In loro aiuto accorrono un passerotto, un gatto e un cane che insieme agli scolari del villaggio cacciano via Brundibar. Così tutti i bambini cantano in coro una ninna nanna e guadagnano il denaro per il latte.