“DALL’ARGENTINA ALL’ANDALUSIA” poesia e musica per voci e strumenti
SI APRE LA XXI Rassegna di Polifonia Città di Livorno Giovedì 14 novembre, ore 21 – Goldonetta “DALL’ARGENTINA ALL’ANDALUSIA” poesia e musica per voci e strumenti Coro Rodolfo del Corona – dirige il M° Luca Stornello
“Dall’Argentina all’Andalusia – poesia e musica per voci e strumenti”: è questo l’originale e coinvolgente concerto ad ingresso libero scelto dal Coro Rodolfo Del Corona per aprire giovedì 14 novembre alle ore 21 alla Goldonetta la ventunesima edizione della Rassegna di Polifonia “Città di Livorno”, l’importante manifestazione organizzata dall’associazione corale stessa con la direzione artistica del M° Luca Stornello. Il concerto inaugurale, realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni, vedrà protagonista lo stesso Coro che festeggia i 40 anni di attività: “Presenteremo musiche di grande impatto emotivo – spiega il M° Stornello – che provengono da due mondi geograficamente lontani ma accomunati dalla stessa lingua, e non soltanto quella parlata. La musica argentina è un vero croguiolo di influenze, dalle radici autoctone ai contributi europei, in particolare italiani e spagnoli. Il programma prevede così opere dei compositori Mario Castelnuovo-Tedesco e Carlos Guastavino, che valorizzano testi di grandi autori, su tutti Federico Garcia Lorca, e che uniscono al coro strumenti come la chitarra”.
La serata sarà così aperta dal celeberrimo Romancero Gitano op. 152del fiorentino Castelnuovo-Tedesco, che sapientemente sposa la musica per coro, soli e una chitarra che si fa spesso protagonista, con i testi poetici tratti dal “Poema del Cante Jondo” di Federico Garcia Lorca, fino a creare una potente e visionaria atmosfera andalusa, intrisa di tradizione, di religione, di amore per la terra. Dello stesso autore, la fascinosa Fantasia per chitarra e pianoforte che dedicò all’amico Andrés Segovia ed alla di lui moglie Paquita Madriguera, valente pianista. Seguirà Indianas, per coro e pianoforte dell’argentino Carlos Guastavino, compositore colto e profondamente legato alle tradizioni della sua terra: sei brani musicati su altrettanti testi di diversi poeti argentini a formare una suite organica per coro e pianoforte, in cui si fondono ritmi di danza e strutture folcloriche con stilemi occidentali in un mix di grande suggestione.
Protagonisti sul palcoscenico il Coro Rodolfo del Corona, con Barbara Marchetti soprano, Marialuce Menichetti contralto, Luis Javier Jiménez García tenore e Marco Benucci, baritono; pianoforte Angela Panieri, chitarra Salvo Marcuccio; dirige il M° Luca Stornello.