Lunedì 1 gennaio, ore 18 Fondazione Livorno presenta CONCERTO DI CAPODANNO Orchestra del Conservatorio statale di Musica Pietro Mascagni di Livorno DirettoreLorenzo Sbaffi
programma Dmitri Shostakovich – Festive Ouvertureop.96 Alexander Arutiunan – Concerto per tromba Dmitri Shostakovich – Jazz Suite n. 1 Fryderyk Chopin – Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra, Op. 21 Edward Elgar – Salut d’Amour (per orchestra)
lunedì 1 gennaio, ore 18, al Teatro Goldoni si rinnova il gradito appuntamento con l’atteso Concerto di Capodanno. L’evento giunto alla 18ª edizione è realizzato grazie al rapporto di collaborazione che lega Fondazione Livorno, Conservatorio Pietro Mascagni e Fondazione Teatro Goldoni: Fondazione Livorno, con il suo impegno continuo e intenso a sostegno della cultura del territorio, Teatro Goldoni sempre più orientato alla diffusione e valorizzazione della musica e delle arti del palcoscenico e il Conservatorio Mascagni con la sua attività didattica e concertistica di altissimo livello, i suoi alunni e i suoi insegnanti. Il Concerto dell’Orchestra del Mascagni, diretta dal maestro Lorenzo Sbaffi, quest’anno offre un programma festoso che volge lo sguardo all’Europa dell’est con musiche di Shostakovich, Arutiunian, Chopin ed Elgar. Il concerto si aprirà con Dmitri Shostakovich e gli accenti trionfali della sua sintetica Festive Ouverture op.96, di allegra festosità, che ben presto si animano nei temi e ritmi vitalissimi e gioiosi della cifra shostakoviana sino ad un finale sontuoso dal sapore beethoveniano. La successiva Jazz Suite n. 1 sorprenderà con l’autocitazione del notissimo valzer che fa da colonna sonora all’ultimo film di Kubrik, il Valzer n. 2 in un gioco di reciproche reminiscenze e invenzioni, dove il compositore trova originalissime presenze per gli strumenti che chiama al proscenio, solidali nell’assieme e baldanzosi protagonisti degli assolo. Una pagina divertita e divertente, fresca e festosa. L’armeno Alexander Arutiunian è uno dei compositori più importanti ed eseguiti del 20° secolo e ci propone il suo Concerto per trombadallo stile intrigante, la pagina si apre con brillanti e sensibili reminiscenze classiche, con un tocco quasi espressionista dal suono francese; e la concitata allegrezza del primo tema si stempera poi in un’aura di una qualche flebile melanconia. È una scrittura che chiama l’esecutore, per l’occasione il giovane e bravo trombettista Paolo Rosi, alla piena padronanza di tutte le tecniche dello strumento, severo banco di prova per l’interprete e per il virtuoso. A seguire il Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra, Op. 21 che è il primo concerto scritto da Fryderyk Chopin e già dall’esordio fu un grande successo; il giovane compositore ebbe un’affermazione personale come pianista tanto che fu definito il Paganini del pianoforte infatti, le sezioni finali sono considerate estremamente impegnative sotto il profilo tecnico, nel gioco virtuoso delle veloci terzine della danza. Interprete al pianoforte sarà Edoardo Mancini, giovane, ma già più volte solista su molti palcoscenici italiani. Infine l’Orchestra del Conservatorio Mascagni si congederà dal pubblico del Teatro Goldoni con la bella pagina di Edward Elgar, Salut d’Amour, elegiaca e romantica, nella sua versione per orchestra.