Cristina Donà, Daniele Ninarello, Saverio Lanzapresentano L’UNIVERSO NELLA TESTA
voce, chitarraCristina Donà coreografia e danzaDaniele Ninarello piano, chitarra, elettronicaSaverio Lanza produzione Fondazione Fabbrica Europa, Associazione CodedUomo
Esplorare il limite. Non fermarsi a ciò che è noto o appare tale. Andare oltre. Dal fortunato incontro avvenuto con il progetto Perpendicolare prende vita L’universo nella testa, creazione che sviluppa ulteriormente l’indagine tra linguaggi performativi, lavorando sui movimenti del coreografo e danzatore Daniele Ninarello e i brani della cantautrice Cristina Donà insieme al compositore e musicista Saverio Lanza che ne ha tessuto l’imbastitura sonora dando al tutto organicità.
“L’universo nella testa – spiega il coreografo – nasce rielaborando residui impigliati nel cuore dopo la nostra prima creazione Perpendicolare. Questo lavoro mescola brani nuovi e di repertorio, scores e costellazioni coreografiche”.
Il senso di gravità della danza fa da corpo motore, disegnando nello spazio scenico, attraverso i movimenti, rotazioni che creano un amalgama di cellule ritmiche verso un ondeggiare perpetuo del flusso creativo. Le canzoni più affascinanti di Cristina Donà – da “Universo” a “Il senso delle cose” fino a “Triathlon”, insieme a innesti evocativi quali “Across The Universe” dei Beatles – danno il sapore di una costellazione originale in cui perdersi, osservare e ritrovarsi in un continuo rapporto tra l’infinito del cosmo e l’essere umano. Le note delle composizioni risplendono nella danza e si riflettono in un equilibrio perfetto e vitale tra il registro intimo e l’emotività catartica del rock.
Biglietti: intero 15 euro Ridotto 10 euro – under30 / over65 acquisto solo in biglietteria
Progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese in collaborazione con la Direzione Generale Spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nell’ambito del progetto Vivere all’italiana sul palcoscenico