STAGIONE LIRICA 2022-2023
Martedì 30 e Mercoledì 31 Agosto, ore 21.30 – Terrazza Mascagni, Livorno
Mascagni Festival e spettacolo inaugurale Stagione Lirica
CAVALLERIA RUSTICANA
Melodramma in un atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci
Musica di Pietro Mascagni
Direttore Roberto Gianola – Regia Danilo Capezzani – Scene Marina Conti
Orchestra della Toscana – Coro del Teatro Goldoni
Coro Voci bianche del Teatro Goldoni
Nuovo allestimento. Produzione Fondazione Teatro Goldoni e Mascagni Festival in collaborazione con Teatro Marrucino Chieti
Per la prima volta il capolavoro di Pietro Mascagni sarà rappresentato sulla Terrazza affacciata sul mare che porta il suo nome: un ulteriore elemento suggestivo e scenografico che amplificherà l’intenso ed appassionato dramma mediterraneo che vedrà protagonista nel ruolo di Santuzza Sonia Ganassi, artista con una luminosa carriera applaudita nei più importanti teatri del mondo. “Cavalleria Rusticana è uno di quei capolavori eterni, una sorta di gioiello raro che non si finisce mai di ammirare, e che ogni volta si ha sempre desiderio nuovo di riascoltare – afferma il regista Danilo Capezzani – Un’opera che se, da una parte, ha dalla sua quella forte componente verista che la contraddistingue, e quindi propriamente realistica, d’altra parte invece, ci trascina musicalmente verso il lirismo di una storia che ha quasi il sapore di una fiaba senza tempo, dolce e crudele insieme. Magica, e sanguinosa”.
Venerdì 21 ottobre, ore 20 – Domenica 23 ottobre, ore 16
DON GIOVANNI
Dramma giocoso in due atti K 527 su libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Direttore Erina Yashima – Regia Cristina Pezzoli – Scene e costumi Giacomo Andrico – Light designer Valerio Alfieri
Orchestra Arché – Coro Ars Lyrica
Allestimento del Teatro di Pisa – Coproduzione Teatro di Pisa, Fondazione Stiftung Haydn di Bolzano e Trento, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca
Al suo apparire al Teatro di Pisa, nel gennaio 2020, questa nuova coproduzione del “Dramma giocoso in due atti” di Wolfgang Amadeus Mozart aveva fatto dire di sé: “Uno spettacolo che non passerà inosservato. Iconoclasta, poetico, provocatorio, erotico, sbruffone in parrucca rosa: così è il nuovo Don Giovanni con la regia di Cristina Pezzoli”. Fu la stessa regista, che si spense pochi mesi dopo a soli 56 anni, a dire di questo lavoro che: “Il Don Giovanni mozartiano esige di essere rappresentato con una maggiore complessità, sospendendo il giudizio morale sulle malefatte dell’empio, alla ricerca del suo nucleo fondativo profondo”. Don Giovanni diviene così un eterno bambino, “un personaggio mosso dal bisogno incessante di gioco e conoscenza, che prende tutto poco sul serio: la vita, le donne, Dio, la morte”. Un Circo Nero ospiterà immagini, visioni, numeri ludici dalla notte delle malefatte sino al momento della punizione divina. Uno dei capolavori assoluti del genio salisburghese e di tutta la storia della musica.
Mercoledì 7 dicembre, ore 20
BUON COMPLEANNO MASCAGNI
Direttore Valerio Galli
Orchestra e Laboratorio Corale del Teatro Goldoni
L’Orchestra e Coro del Teatro Goldoni renderanno omaggio al compositore livornese nel giorno in cui cade la ricorrenza della sua nascita e lo faranno, naturalmente, con la sua musica ed una composizione a lui profondamente legata al ruolo di direttore d’orchestra che lo vide impegnato e attivo nel panorama musicale italiano ed internazionale con la sua immancabile forza umana ed artistica.
Venerdì 10 febbraio, ore 20 (fuori abbonamento) – Sabato 11 febbraio, ore 20
LE MASCHERE
Commedia lirica e giocosa in una parabasi e tre atti di Luigi Illica
Musica di Pietro Mascagni
Direttore Mario Menicagli
Regia e scene Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi
Orchestra e Coro del Teatro Goldoni
Nuovo allestimento e produzione del Teatro Goldoni di Livorno
Il periodo di Carnevale 2023 sarà animato al Teatro Goldoni da un nuovo allestimento e produzione de Le maschere di Pietro Mascagni, la brillante “Commedia lirica e giocosa in una parabasi e tre atti” che nel primo anno del XX secolo fu presentata in contemporanea in prima assoluta in sette teatri italiani (fatto straordinario nella storia del Teatro lirico). Fu lo stesso Mascagni, alcuni anni dopo, a dire in proposito su quest’opera: “Che cosa sono in fondo queste mie Maschere? Che cosa vogliono rappresentare nel teatro contemporaneo, se non un ritorno alla buona serenità della nostra grande tradizione e al sorriso della Commedia dell’Arte? Noi autori, sulla scena, non sappiamo più ridere: si direbbe che la meravigliosa vena dell’umorismo italiano si sia disseccata con Rossini. Io sono stato preso dalla nostalgia di quel bel riso immortale, e ne ho tentata una rievocazione”. Con questo spirito “mascagnano”, la prima rappresentazione avverrà “in maschera” sia sul palcoscenico che in Teatro: il pubblico sarà infatti invitato a presentarsi mascherato e, per chi non possedesse alcuna maschera, questa sarà fornita dal Teatro (costo incluso nel biglietto di ingresso della serata fuori abbonamento). Gli interpreti della replica (spettacolo in abbonamento) saranno gli stessi della prima.
Venerdì 31 marzo, ore 20 – Sabato 1 aprile, ore 20
L’ITALIANA IN ALGERI
dramma giocoso in musica in due atti – Libretto di Angelo Anelli
Musica di Gioachino Rossini
Direttore Marko Hribernik – regia Emanuele Gamba – Scene Massimo Checchetto costumi Carlos Tieppo
Orchestra e Coro del Teatro Goldoni
Allestimento e coproduzione Teatro Goldoni e SNG Opera Ljubljana
Basta ascoltare la sinfonia con cui si apre questa opera, per essere trasportati nell’incredibile mondo sonoro di Rossini, ricchissimo di melodie e ritmi infuocati che conquistano l’ascoltatore fin dal primo ascolto. Insieme al celeberrimo Il barbiere di Siviglia, L’italiana in Algeri è una delle opere rossiniane più rappresentate nel repertorio dei teatri lirici di tutto il mondo: composta in pochissime settimane dall’allora ventunenne compositore pesarese, trasporta lo spettatore in una fitta rete di divertenti trovate drammaturgiche, in un irresistibile gioco degli equivoci, e fu definita da Stendhal «la perfezione del genere buffo». Dal suo apparire nel 1813 ad oggi quest’opera gode di un successo ininterrotto eppure non è mai stata rappresentata in tempi moderni a Livorno: una sola apparizione al Teatro Rossini nel 1865 ed all’aperto nel 1877 (fonte: Fulvio Venturi, L’opera lirica a Livorno 1847-1999), un motivo in più per non lasciarsi scappare questa bella opportunità realizzata in coproduzione con l’ Opera Ljubljana.
Data da definire
MESSA DA REQUIEM per soli, coro e orchestra
Musica di Giuseppe Verdi
Orchestra del Teatro Goldoni
Daegu City Choir
Direttore Jeewoon Park
Il 24 maggio 1874 nella chiesa di San Marco a Milano fu lo stesso Giuseppe Verdi a dirigere la prima esecuzione assoluta di quest’opera a carattere sacro da lui fortemente voluta per onorare Alessandro Manzoni ad un anno dalla sua scomparsa. Opera profonda e di grande drammaticità, gode dal suo apparire una popolarità mai venuta meno: «Ecco come si può elevare la musica sacra, rendendola interprete efficace e potente del sentimento umano», scrisse uno dei suoi primi recensori. Un grande ed imperituro omaggio a Manzoni, uomo di fede, e potente riflessione dell’Uomo di fronte al mistero della morte. Un’opera imperdibile.