Teatro Goldoni - 20 Maggio 2023
Orario/i: ore 21

 

Concerti

ITALIANA

Sabato 20 maggio, ore 21
ITALIANA
Orchestra del Teatro Goldoni
Nurhan Arman direttore
Antonio Di Cristofano pianoforte

F. MENDELSSOHN  Sinfonia n.4 op. 90 “Italiana”
R. SCHUMANN  Concerto per pianoforte e orchestra in la minore, Op.54

Si conclude sabato 20 maggio, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno la Stagione Sinfonica 2022-23 con uno splendido concerto per pianoforte e orchestra che vedrà protagonista l’Orchestra del Teatro Goldoni diretta da Nurhan Arman, bacchetta applaudita in tutto il mondo alla guida di orchestre prestigiose e molto attivo negli Stati Uniti e in Canada, dove è anche stato Direttore musicale, docente di direzione d’orchestra al Royal Conservatory di Toronto e fondatore della Sinfonica di Toronto.

La serata sarà aperta dal più romantico tra i concerti pianistici della storia, il Concerto in la minore op. 54 di Robert Schumann, che ebbe come primo interprete solista sua moglie Clara Wieck, pianista straordinariamente talentuosa, i cui consigli furono determinanti anche nelle varie fasi che portarono alla composizione dell’opera a cui fin dall’inizio arrise un largo successo di pubblico. Se la critica del tempo rimproverò al grande compositore sassone uno scarso virtuosismo pianistico, a differenza della concezione allora in voga, la verità è che forse questo concerto rappresenta uno dei più mirabili equilibri tra strumento ed orchestra, un dialogo che pervade tutta la partitura, dal primo movimento con l’attacco vigoroso dell’orchestra all’impetuoso finale. Nell’esecuzione al Goldoni, al pianoforte sarà Antonio Di Cristofano, artista che si è esibito in recital e con orchestra presso prestigiose istituzioni italiane ed estere (Sala Ciaikovsky di Mosca, Smetana Hall e Dvorak Hall a Praga, Festival Enescu a Bucarest, Gasteig Hall e Herkules Hall in Monaco, Società Chopin di Varsavia, Glenn Gould Studio in Toronto, Yamaha Concert Hall in Tokyo, Ernst Reuter Saal in Berlino, Hong Kong City Hall, ecc.), con importanti direttori e con orchestre di assoluto rilievo.

Seguirà la più nota tra le sinfonie di Felix Mendelssohn-Bartholdy, la Sinfonia n. 4 “Italiana” che dà il titolo alla serata. Composta nel 1833 su invito dell’Associazione Filarmonica di Londra, fu abbozzata durante il soggiorno italiano del musicista tedesco avvenuto tra il 1831 e il 1832, da Venezia a Napoli, passando da Roma con Piazza di Spagna (dove il compositore abitava), ed i luoghi più famosi della città eterna allora immersa nel verde che gli suscitarono un’entusiastica ammirazione. Mendelssohn fu infatti letteralmente coinvolto dai colori della natura, dalle canzoni popolari e dallo stile di vita italiano, tanto da scrivere in una lettera datata 21 febbraio 1831: «Essa procede alacremente; è il lavoro più gioioso che io abbia mai finora composto, specialmente nel finale». Fu lo stesso autore a dirigerne la prima esecuzione a Londra nel maggio del 1833, ottenendo da subito ottime recensioni. Malgrado il successo, Mendelssohn esitò a dare alle stampe l’opera, operando alcune rielaborazioni sul materiale già composto. La versione definitiva, quella che viene attualmente presentata nelle sale da concerto, verrà eseguita solo dopo la morte del compositore in un concerto a Lipsia nel novembre del 1840. Suddivisa in quattro movimenti secondo la struttura classica, la sinfonia si apre con il celeberrimo Allegro, nel quale da subito si avverte lo slancio dell’orchestra che proietta l’opera in una dimensione giocosa, per passare nei successivi ad una scrittura sognante, atmosfere naturali e bucoliche, fino agli atteggiamenti della tipica danza romana, con gli strumenti che disegnano un percorso dove brio e brillantezza conducono verso il crescente finale a rendere questa sinfonia uno dei più mirabili esempi di gioia in musica.

PdS Italiana

 

 

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