Conoscere LA TRAGEDIE DE CARMEN: l’originalità di Peter Brook e la trama

Se la Carmen di Bizet è una delle opere più celebri e rappresentate nella storia del melodramma, non tutti conoscono l’adattamento che nel novembre 1981, al Théâtre des Bouffes du Nord di Parigi, andò in scena firmato da Peter Brook. Si trattò di un progetto radicale che nacque dalla collaborazione con Marius Constant e dal suo prezioso lavoro di arrangiamento, che ridimensionò la partitura in tre atti dell’opera in un atto unico per orchestra da camera di 15 elementi. Altro indispensabile collaboratore fu il romanziere e sceneggiatore Jean-Claude Carrière, il cui libretto ha incanalato il materiale originale proveniente dalla novella di Prosper Mérimée’s. La versione di Brook, considerata controversa all’epoca, taglia con risoluta determinazione molte delle scene corali più famose dell’opera (le ragazze della fabbrica di sigarette, i contrabbandieri, la folla che grida alla corrida) a favore di una intensa attenzione alle vite e agli amori dei suoi protagonisti: l’omonima Carmen, il vendicativo Don José, il galante Escamillo e la casalinga Micaëla. L’intento di Peter Brook era quello di realizzare un lavoro teatrale alleggerito dall’artificio operistico e, attraverso la conservazione delle sue arie principali, raccontare invece una storia potenzialmente trasponibile a qualsiasi epoca o ambientazione, incentrata su temi universali come l’amore e il tradimento, la libertà e il desiderio. Brook era altresì convinto che nello spogliare gran parte del cast e della trama di un’opera bisogna fisiologicamente “asciugare” gran parte della scenografia. Tuttavia, tale sfrondamento deve essere fatto in modo tale da non perdere la capacità di generare e sostenere i temi conduttori attraverso la messa in scena. L’elemento cardine di Tragédie de Carmen è il primo incontro tra Don José e Carmen, che fin dal primo sguardo lo circonda in modo risoluto e seducente. José, finora un rigido “uomo dell’esercito”, irretito da questa bella donna dallo spirito libero, diventa il fulcro di una vicenda sensuale e crudele.

La trama

Micaëla, una giovane ragazza di campagna, arriva in una piazza a Siviglia alla ricerca del suo innamorato d’infanzia, Don José, un giovane brigadiere dell’esercito. Gli porta una lettera di sua madre. Lì si imbatte in Carmen, una zingara, che vedendo Don José gli lancia un fiore e canta una canzone d’amore. Le due ragazze litigano furiosamente ed il superiore di José, Zuniga, incapace di controllare Carmen, ordina a José di portarla in prigione. Durante il trasferimento, Carmen promette a José che se la lascia scappare potrà incontrarla alla locanda del suo amico Lillias Pastia. José, avvinto dal fascino di Carmen, la lascia fuggire. La sua disobbedienza agli ordini gli costa la degradazione e l’arresto da parte di Zuniga.
Carmen è alla locanda di Lillas Pastia. Zuniga si reca da lei, offrendogli denaro per i suoi favori. Carmen accetta, ma poco dopo entra José. Carmen nasconde Zuniga e canta passionalmente per José. In quel momento suonano le trombe della caserma, che ordinano il militare di rientrare: Carmen è furiosa e lo schernisce; la situazione diventa sempre più tesa finché José scopre la presenza di Zuniga, perde il controllo e uccide l’ufficiale.
Il corpo viene rapidamente nascosto quando entra Escamillo, un famoso torero. Offre da bere a tutti, ed annuncia che anche lui vuole l’amore di Carmen. José, sempre più geloso, litiga con Escamillo. Carmen li separa ed Escamillo si ritira, invitando tutti alla sua prossima corrida.
José, che ora ha ucciso per Carmen, canta il suo amore per lei. Lei decide di restare con lui.
Mentre stanno dormendo assieme, appare Garcia: è il marito di Carmen, anche se lei ha nascosto la sua esistenza a José. I due uomini si sfidano e mentre vanno a combattere, Carmen legge nelle carte il suo tragico destino. La canzone finisce, Garcia ritorna ferito e cade morto ai piedi di Carmen.
Micaëla ricompare alla ricerca di José; le due donne sembrano capirsi. Cantano mentre José, due volte assassino e ormai abbandonato da Carmen, fugge. Carmen diventa l’amante di Escamillo. José torna per convincerla a partire con lui per iniziare una nuova vita. Lei rifiuta, pur sapendo che sta mettendo in pericolo la sua vita.
Escamillo viene ucciso nell’arena. Carmen rifiuta ancora l’offerta di José, ma va con lui fino al luogo dove le carte hanno predetto che morirà.

(testo liberamente tratto da Opera di San Diego – www.sdopera.org)

 

 

 

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