IL CAMPIONE DEL REGNO
Virginia di Lazzaro; Mattia Lombardi; Ilaria Moriconi; Marta Rizzo; Sara Bianchi; Andrea Pazzaglia; Ambra Passetti; Samuele Bartolini e Francesca Vigneri Laboratorio Giovani Adulti
3 porcellini fuori tempo
Ambra Passetti, Andrea Pazzaglia, Rebecca Lucchesi, Ilaria Moriconi, Rinaldo Merelli, Sara Bianchi, Francesca Vigneri, Marta Serraglini, Marta Rizzo, Virginia Di Lazzaro, Mattia Lombardi, Samuele Bartolini.
Laboratorio Giovani Adulti
DecaMETROn Clap
Alessandro Contini Laboratorio Giovani Adulti
IL TEMPO E L’UOMO
Non sarà una poesia lampo
perchè veloce non sono
Avrei voluto rubare al tempo
un lasso del suo perdono
Per ogni istante a me concesso
Trovavo sempre un compromesso
Correvo dietro al mio pregresso
Perdendo l’attimo vissuto adesso
E nello specchio un po’ perplesso
Il mio rimpianto triste riflesso
Cercava amore, un po’ di sesso
La distrazione di un lungo amplesso.
Ma non bastava te lo confesso
Nella mia testa cercavo spesso
Andavo a fondo, in ogni ingresso
Cadendo sempre in un abisso
Ma il fai da te non è lo stesso
Sfogarsi a volte porta al successo
Un urlo libero che era soppresso
Mi ha risvegliato dal mio decesso
E il mio cervello me l’ha promesso
Se mi dai pace, io ti confesso
Che tutto il caos sarà piú basso.
A un certo punto ho spento, ho smesso
E col respiro io mi rilasso
Vivo la vita vivendo il flusso
E i miei pensieri vivon con esso
Nel qui ed ora tutto è permesso
E ogni momento rimane impresso
Lascio il pensiero al suo processo
E ció che è futile va giú nel cesso
Non vivo piú rubando al tempo
Perchè ho capito che il tempo è un dono
E anche se a volte da fermo inciampo
Non vado giú, io so chi sono
Francesco Poggiali Laboratorio Giovani Adulti
Corri, si perde i’ttreno
Francesca Toto Laboratorio Giovani Adulti
“La ricerca dell’agognato manoscritto per il misterioso esame nero”
Tutto inizia quando la prode eroina Francisca si rende conto che il tempo stringe. Deve recuperare a tutti i costi quel prezioso manoscritto necessario al superamento dell’esame nero! Comincia così una lunga ricerca tra le reti smisurate e intricate dell’internetto: la sua unica certezza, quel grande e prezioso emporio dove tempo addietro aveva individuato il manoscritto, svanisce nel nulla. Il manoscritto è perduto!
Disperata e agitata, Francisca inizia a cercare in altri luoghi fino ad allora sconosciuti e bui..ma niente trova e nulla ormai crede di trovare purtroppo!
Fino a quando, una bottega mai sentita nominare dice di avere il manoscritto! Per tutti i cavolfiori! Prontamente Francisca si accinge a deporlo nel proprio cestino di vimini e si avvia al pagamento. Decide di usare la sua banconota speciale, la MasterMard, e così compila la lunga pergamena per la registrazione dei suoi dati.
L’acquisto è fatto finalmente! Francisca nei giorni seguenti si rilassa e si dedica alle sue mansioni quotidiane: sistemare la propria stanzetta, approfondire le sue conoscenze e dilettarsi nella preparazione di (si spera) squisite torte.
Ma una brutta notizia arriva in un bel giorno di sole: la bottega le comunica con una lettera che purtroppo il manoscritto non riesce ad arrivare a Francisca per via di uno strano morbo che c’è la fuori! Disperata la prode eroina scrive che purtroppo non è colpa loro e che li ringrazia lo stesso.
– Non bisogna scoraggiarsi! – dice Francisca.
Inizia quindi per forza un’altra dura ricerca. Cerca, cerca e cerca ancora tra l’internetto quando lo vede. La salvezza. La soluzione assoluta! Francisca legge che un piccolo emporio in quel di Paisa può spedire con il gabbiano viaggiatore ogni sorta di manoscritto. La ragazza chiede immediatamente se è disponibile quello che lei sta cercando e, nemmeno cinque giri di clessidra dopo, arriva la risposta: si!
Francisca procede subito al pagamento mandando le monete all’emporio tramite il suo pappagallo e così inizia l’attesa.
Dopo circa una settima in cui il tempo sembrava non passare mai e in cui invece la scadenza dell’esame nero si avvicinava, il campanaccio fuori dalla porta di casa suona. Francisca si precipita immediatamente ed apre. Il gabbiano viaggiatore è li davanti a lei con il manoscritto in bilico nel becco. La prode eroina Francisca lo prende subito e lo ringrazia.
Finalmente, dopo una lotta contro il tempo, Francisca stringe a se l’agognato manoscritto!
Chiara Bersotti Laboratorio Giovani Adulti
“Hella ed il tempo perduto”
Ambra Passetti Laboratorio Giovani Adulti
Ciao sono il Tempo,
molti di voi forse mi conoscono perché creo loro delusioni, alcuni forse mi conosco perché creo loro momenti felici che durano molto, altri non mi conoscono perché non mi considerano quanto si deve e si trovano a non avere momenti per le piccole cose.
Se sapete o no di me non mi interessa molto, io sono il Tempo, colui che se considerato quanto si deve porta successo e felicità ma se non considerato porta malinconia e insuccesso. Sono quello spirito invisibile che se provocato crea cambiamenti dai quali non si può far ritorno, quello spirito che ti mette a tuo agio oppure no.
Io cambio ogni cosa come voglio: faccio vedere ciò che mi fa più ridere, che mi fa più tenerezza, che mi da più amarezza, più felicità… Mi potreste dire: ma non si fa! Perché lo fai? E io vi risponderei: perché mi va e gioco con quello che mi piace creando e distruggendo per poi ricreare. Io sento ogni desiderio di voi umani e sono quello che vi aiuta o vi crea ostacoli da superare per arrivare alla realizzazione di questo desiderio o, per meglio dire, di questi desideri. Molti di voi né hanno diversi sia di piccole sia di grandi cose.
Umani vi voglio dire una cosa che qualcuno di voi ha già capito. Io sono uno spirito pazzerello che fa quello che vuole, ma sono anche un grande compagno di vita. Non approfittate di me perché, se ve ne approfittate, anche il compagno più noioso e pignolo va via e non ritorna più. Quindi non lamentatevi della lunga o breve durata mia o di quello che creo. Create anche voi quello che più vi piace in modo da ritornare a stare in compagnia in altri luoghi oltre alle 4 mura casalinghe.
Matteo Trematerra Laboratorio Giovani Adulti
Titolo: Il mio compleanno
Il testo seguente è liberamente ispirato a fatti realmente accaduti
Sono le 19.00 e sto uscendo da scuola guida. La lezione di teatro è tra un’ora, alle 20.00. Ce la faccio, si che ce la faccio. Vado a prendere la macchina che è parcheggiata nella strada accanto. Trovo un volantino sotto al tergicristallo. Basta con questi volantini, non ci vado al circo e non mi frega niente del nuovo kebabbaro con la consegna a domicilio gratuita. Ma non è un volantino, è una multa. Una multa il giorno del mio compleanno. Ma quelli che ne sanno che è il mio compleanno, le multe le fanno e basta. Però ho lo sconto se pago entro 5 giorni. Era divieto di sosta da quel lato del marciapiede, ora lo so. Sono già le 19.15, rimuginare sulla multa mi ha rubato un quarto d’ora della mia vita, ma tanto ce la faccio, tre quarti d’ora sono più che sufficienti.
Torno a casa e poso la multa sul tavolo in sala e decido di prendere la bici. Perchè no, è una bella giornata, è tanto che non la uso la bici. Sono già le 19.25, come vola il tempo. Prendo la bici, che è così nuova che ogni pedalata è un lamento di sofferenza, uno dei freni è andato, non voleva infierire sulla bici ed ha cambiato lavoro(ora fa il rappresentante di aspirapolveri a quanto ne so), ma tanto è una bella giornata, mi ripeto. sono le 19.35. Un groviglio di nuvole inizia a palesarsi all’orizzonte, ma non può piovere. Una goccia mi sfiora la guancia. Sarà il sudore. Un’altra goccia mi sfiora la guancia, ma non è il sudore. Ha iniziato a piovere. Ricordo le parole di mio padre: “Se gennaio e febbraio sono miti, ripaghi tutto a marzo e aprile”. E aveva ragione. Il tempo ultimamente si comporta peggio di John Belushi gli ultimi giorni di vita, è impazzito. Ho preso una multa e ora anche l’acquazzone in bicicletta e tutto il giorno del mio compleanno. Che bel compleanno di merda. Mi devo fermare e togliermi gli occhiali, le goccioline di pioggia sulle lenti sembrano le lucine del presepe, ma ora senza occhiali non vedrei il mare nemmeno se cadessi da un panfilo. Speriamo bene. Sono le 19.45. Do le ultime pedalate come se stessi partecipando al giro delle fiandre. Sono le 19.55. Detesto arrivare in ritardo. Finalmente arrivo davanti al teatro, lego la bici(non senza qualche difficoltà) e mi appresto ad entrare. Sono le 19.58. Prendo l’ascensore per fare prima. Non è vero, lo prendo sempre perchè sono pigro. Arrivo su. Sono le..NON LO SO! Non lo so più, non lo guardo più l’orologio, quello che è fatto è fatto. Arrivo sul palco, i miei compagni sono già tutti lì.
-“Matte, avevamo detto che trovarsi un 5-10 minuti prima per scaldarsi avrebbe aiutato”
-“Avete ragione, scusate”
Ora sono lì. Ce l’ho fatta. Sono le 20.02, forse. Ritardo l’ho fatto ma non così grave. Sono sul palco del teatro e nulla può andare più storto. O forse si. Ma dopotutto, è pur sempre il mio compleanno.
Riccardo Massucco Laboratorio Giovani Adulti
Riccardo Massucco in collaborazione con Matteo Morsellino
Giacomo Favilli Laboratorio Giovani Adulti
Quando avete problemi di tempo, lui compare.
Ecco CRONOMETRON, colui che regola il tempo e punisce gli scansafatiche, colpendoli con il suo pugno. Ogni volta che qualcuno dice“quanto vorrei controllare il tempo”, lui compare e dice “hey,quello è il mio compito, non me lo rubare”.La cosa che caratterizza Cronometron , oltre all’orologio che ha sul petto, è il fatto che quando compare, il tempo si ferma . Questo rende increduli, perché ciò succede solo nei fumetti, nei racconti o nei film di fantascienza: beh,il tempo è qualcosa che regola la nostra vita e anche se non possiamo vederlo, possiamo percepirlo. Esso, infatti, è soggettivo e spetta a ciascuno gestirlo come meglio crede. L’inaspettata presenza di Chronometron ha come scopo quello di mostrare che il potere di controllare il tempo è già nelle nostre mani e quando ci sembra di sprecarlo, è una dimostrazione del fatto che bisogna impegnarci a farlo scorrere bene.
Francesco Orsini Coro Voci Bianche
CronoMETRO – storie alla rovescia